GARDENGHI, Giuseppe Felice
Nacque a Lugo in Romagna il 17 genn. 1875 da Giuseppe, insegnante nelle scuole locali, e da Angela Martini; essendogli stati imposti come secondi nomi Angelo e Felice, in seguito egli assunse stabilmente quello di Giuseppe Felice.
A Parma, ove il padre era stato destinato come insegnante di liceo, completò gli studi superiori e si laureò in medicina e chirurgia nel 1897 e in scienze naturali nel 1899. Dopo aver praticato per breve tempo la chirurgia presso l'ospedale Maggiore di Parma, nel 1898 accettò il posto di assistente alla cattedra di igiene (allora annessa a patologia generale) della stessa Università e dette inizio ai corsi di microscopia applicata all'igiene, di statistica e di legislazione sanitaria che avrebbe proseguito fino al 1909. Visitati i laboratori di K. Flügge a Breslavia, l'esposizione di igiene di Dresda e gli impianti sanitari di Amburgo, dopo aver conseguito la libera docenza in igiene nel 1903 e aver tenuto un corso libero di igiene alimentare per gli studenti della facoltà di medicina e chirurgia e di chimica-farmacia, nel 1904 fu incaricato dalla facoltà medica dell'insegnamento di igiene. Nel 1908 fu incaricato dal ministero dell'Agricoltura Industria e Commercio dell'insegnamento di igiene nella facoltà commerciale e della supplenza di igiene coloniale nella specialità coloniale del R. Istituto superiore di Roma; contemporaneamente, fino al 1907, fu direttore dell'Ufficio di igiene comunale di Salsomaggiore, al quale era stato preposto nel 1905.
Classificato tra gli eleggibili alla cattedra di igiene veterinaria e polizia sanitaria nella R. Scuola superiore di veterinaria di Napoli nel 1908 e a quella di Parma tre anni dopo, il G. nel 1914 fu nominato professore ordinario di igiene veterinaria. Scoppiato il conflitto mondiale, il G. vi prese parte in zona di operazioni nella 7a Sezione di sanità dal maggio 1915 al maggio 1917, quindi fino all'agosto 1919 presso l'ospedale contumaciale di Piacenza e a Fiorenzuola d'Arda. Nominato direttore dei servizi profilattici presso la direzione di sanità militare di Genova, organizzò e condusse la difesa in occasione dell'epidemia di tifo esantematico scoppiata tra i 25.000 prigionieri di guerra stanziati in Liguria.
Chiamato dall'Università di Parma alla cattedra di igiene e polizia medica della facoltà medica, nel 1925 passò alla cattedra di igiene dell'Università di Firenze, ove concluse la sua carriera.
Appassionato studioso di tutti gli aspetti dell'igiene, il G. fu autore di interessanti studi sia in campo microbiologico, sia nel grande settore dei problemi ambientali.
Condusse una serie di ricerche sul contenuto batterico del latte con particolare riguardo alla possibilità della trasmissione del bacillo tubercolare in tale veicolo: i suoi lavori sull'agente etiologico della tubercolosi, iniziati nel 1899, culminarono nella trattazione Il bacillo della tubercolosi umana nell'ambiente (in Trattato della tubercolosi, diretto da L. Devoto, I, Milano 1931, pp. 217-285). Interessanti contributi recò anche alla conoscenza degli avvelenamenti da carne (Ricerche batteriologiche sull'hog-cholera, specialmente in rapporto all'avvelenamento da carne, in Lo Sperimentale, LX [1906], pp. 723-744), dell'ittero epidemico castrense (Studi sull'ittero epidemico castrense (con speciale riguardo all'eziologia e ad una particolare sindrome di iposurrenalismo cronico residuale), ibid., LXX [1916], pp. 587-695, in collab. con C. Frugoni - G. Ancona), del paratifo B (Osservazioni e ricerche intorno al bacillo paratifico B, in Annali d'igiene, XXVIII [1918], pp. 161-172), di un particolare ceppo di meningococco e del fenomeno dell'agglutinazione batterica spontanea (Di un ceppo spontaneamente agglutinabile di meningococco e del fenomeno della agglutinazione spontanea in generale, in Igiene moderna, XX [1927], pp. 229-234). Nel settore più specificamente igienistico sono ancora da ricordare alcuni suoi studi di carattere ambientale (Il passaggio dei gas e dei vapori attraverso i materiali da costruzione, in Annali d'igiene sperimentale, n.s., XIV [1904], pp. 165-204; Nuove ricerche sull'aria espirata e confinata, in Giorn. della R. Soc. italiana d'igiene, XXVIII [1906], pp. 167-184) e sulle caratteristiche di alcuni disinfettanti in determinate condizioni (Sulle variazioni del potere di alcuni disinfettanti in presenza di glicerina, in Boll. della Soc. medica di Parma, s. 2, II [1909], pp. 219-226; Le modificazioni del potere disinfettante delle soluzioni di acido fenico per aggiunta di sali neutri, in Giorn. della R. Soc. italiana d'igiene, XXXII [1910], pp. 377-397).
Il G. fu inoltre autore di varie pubblicazioni monografiche e trattatistiche: Igiene. Appunti presi dalle lezioni… Anno acc. 1905-06. R. Univ. di Parma, Parma 1906; Legislazione igienica del lavoro, con prefaz. di L. Luzzatti, Torino 1912; Lezioni di igiene applicata all'industria e al commercio, Roma s.a.; Profilassi generale delle malattie trasmissibili, in Trattato italiano di igiene redatto e pubblicato per monografie sotto la direzione del prof. O. Casagrandi, VI, 3, Torino 1928.
Il G. morì a Firenze il 2 ag. 1930.
Fonti e Bibl.: Notizie fornite dall'Ufficio servizi demografici del Comune di Lugo; Necr. in Il Policlinico. Sez. pratica, XXXVII (1930), p. 1269; L'Igiene moderna, XXII (1930), pp. 193 s.; Annali d'igiene, XL (1930), pp. 663 s.; Biochimica e terapia sperimentale, XVII (1930), pp. 388 s.; Riv. sanitaria siciliana, XVIII (1930), p. 1218; L. Agrifoglio, Igienisti ital. degli ultimi cento anni, Milano 1954, pp. 115-118; Biographisches Lexikon der hervorragenden Ärzte… [1880-1930], I, p. 478.