BUONOMINI, Giulio
Nacque a San Marcello Pistoiese il 7 sett. 1908 da Ugo e da Ida Giorgi e si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Siena il 17 luglio 1931. Attratto dalla ricerca scientifica, si dedicò agli studi di microbiologia e di igiene, affermandosi ben presto in campo universitario. Dopo essere stato assistente effettivo dell'istituto di igiene dell'università di Siena, con A. Sclavo e G. Petragnani, nel 1935 ottenne la libera docenza in batteriologia e immunologia. Nel 1936 fu incaricato dell'insegnamento della microbiologia a Siena, e l'anno seguente si trasferì all'università di Napoli come assistente ordinario dell'istituto di igiene e professore incaricato dell'insegnamento della microbiologia; sempre nel 1937 conseguì la libera docenza in igiene. Nel 1939 fu dapprima assistente ordinario dell'istituto di igiene dell'università di Roma, diretto da D. De Blasi, e incaricato dell'insegnamento di igiene nella facoltà di farmacia, poi dall'ottobre si trasferì a Palermo come direttore incaricato dell'istituto di igiene della facoltà medica. Sempre a Palermo, fu incaricato dell'insegnamento della microbiologia dal 1940 al 1946. Infine dal 1946 fu chiamato a dirigere l'istituto di igiene dell'università di Pisa, ove concluse la sua carriera universitaria.
Il B. indirizzò le sue ricerche nei vari campi dell'igiene e della microbiologia, e fu autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche. Di particolare interesse furono i suoi studi sulla biologia degli enterobatteri, sulla vaccinazione antitubercolare, sull'igiene ambientale, sule variazioni batteriche, sulla lotta antimalarica, che ebbero anche importanti applicazioni pratiche: al B., infatti, si devono l'organizzazione e la direzione delle campagne antimalariche del 1943, in Campania e in Sicilia, e la completa sradicazione della malaria dall'Elba. Nel 1952 fudesignato dall'Alto Commissariato per l'igiene e la sanità pubblica e rappresentare l'amministrazione sanitaria italiana alla Conferenza europea di studi sull'insegnamento della medicina preventiva e della medicina sociale a Nancy. Quando gli fu affidata la direzione della cattedra di igiene all'università di Pisa, riorganizzò completamente l'istituto, che volle intitolare al nome di A. Di Vestea, fondandovi nuovi e attrezzatissimi centri di studio, come quelli per gli enterobatteri patogeni e le parassitosi intestinali, per la vaccinazione antitubercolare, per le ricerche sugli ultravirus. Fondò inoltre tre scuole di specializzazione: in igiene e sanità pubblica, in igiene e medicina scolastica, in igiene, tecnica e direzione ospedaliera. Socio di numerose società scientifiche, fu presidente della Società italiana di medicina sociale, presidente dell'Associazione regionale toscana e componente del comitato direttivo della Federazione italiana contro la tubercolosi, membro di molte commissioni di studio dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Delle sue numerose pubblicazioni si ricordano: Moderne concezioni sul ciclo di sviluppo dei parassiti malarici nell'ospite vertebrato, in Nuove vedute sulla malaria..., Roma 1946, pp. 127-142; Le salmonellosi nel quadro delle tossinfezioni alimentari, relazione al XII Congresso nazionale di igiene, Palermo 27-28-29 ott. 1948; Le salmonellosi, Roma 1952; Vaccinazione per multipuntura con A. I. P. C. e con fenbattacin-6 e resistenza all'infezione tubercolare indotta con dose massiva di bacilli di Koch (in collab. con G. Santopadre), in Scritti in onore di A. Sclavo, Firenze 1954, pp. 43-56; Corso di igiene, Pisa 1960.
Il B. morì a Pisa il 30 genn. 1960.
Bibl.: E. Morelli-G. L'Eltore, G. B., in Lotta contro la tubercolosi, XXX (1960), pp. 132-134; G. Santopadre, G.B., in Annuario dell'univers. degli studi di Pisa per l'anno accademico 1959-1960, Pisa1961, pp. 420-422.