BORDONE, Girolamo
Fu libraio, editore e tipografo in Milano durante gli ultimi anni del sec. XVI e i primi due decenni del successivo. Sebbene non siano ancora stati accertati il luogo e l'anno della sua nascita, né le vicende della sua vita privata prima del 1598, è noto che egli abitava a Milano nell'ultimo decennio del '500 e vi aveva negozio di libraio.
Nel recente studio di C. Santoro l'attività del B. è stata assai succintamente esaminata: se ne citano talune edizioni (alcune già elencate dal Boffito), omettendone altre di maggior rilievo; si afferma che "stampò prima da solo, poi dal 1605 al 1609 in società con P. Martire Locarni e Bernardino Lantoni". Il Boffito dà come limiti dell'attività del B. gli anni 1605-1609, come associato con il Locarni, e gli anni 1611-1619, come tipografo indipendente. Senonché alcune edizioni esaminate certificano che il B. e Pietro Martire Locarni avevano costituito una società editoriale sin dal 1598, pur continuando ciascuno attività indipendente come librai.
Nel 1598 i due soci si fecero editori di alcuni opuscoli, tra i quali la Oratione fatta nella morte della donna Caterina d'Austria duchessa di Savoia di Francesco Caccia, stampata da P. Malatesta, noto ed attivo tipografo milanese. Due anni più tardi avevano esteso la loro attività e avevano impiantato una ben attrezzata tipografia per la stampa di grossi volumi. È del 1600 La prima parte del Thesoro politico in cui si contengono Relationi Instructioni Trattati e varii Discorsi pertinenti alla perfetta conoscenza della Ragion di Stato... Raccolto per Comin Ventura da esemplari dell'Acc. Ital. di Colonia, "inMilano Appresso Girolamo Bordone e compagno. L'anno del SS. Giubileo MDC" (in 4º, pp. 12+652). L'edizione è - quanto al testo - copia di quella originale pubblicata con il falso luogo di Colonia, Accademia Italiana, 1589; fu dedicata dal B. a Gherardo Basso, in data 26 maggio 1600; è stampata con un bel carattere corsivo assai elegante, ma su carta deteriore. L'anno seguente i due soci pubblicarono La Seconda Parte del Thesoro Politico... di nuovo raccolta ad istanza di Girolamo Bordone e Pietro Martire Locarni, "InMilano appresso Girolamo Bordone e Pietromartire Locarni, compagni MDCI" (in 4º, pp. 12+520); questa seconda parte della raccolta fu dedicata dai due soci congiuntamente a Lodovico Ricci milanese, in data 14 ott. 1601. Ancora nel 1601 fu data in luce la prima parte delle Rime di Isabella Andreini. È una graziosa edizione in 12º, con ritratto; fu ristampata nel 1603 e quindi - aumentata della seconda parte - nel 1605. Ancora nel 1601 i due soci pubblicarono le Controversiae medicae numero centum del medico milanese Giovan Battista Salvatico: è un grosso volume in 4º sottoscritto: "Mediolani typis Bordoni et Petri Martyris Locarni. 1601". Seguì - sempre nel 1601 - Il primo libro [ed unico] della Architettura militare di Gabriello Busca milanese, in 4º, pp. 12+300, con quattro tavole ripiegate fuori testo e molte figure incise in legno; fu ristampato in Milano dal Bidelli nel 1612. Tra le non poche edizioni prodotte negli anni successivi si possono menzionare: nel 1604 lo Specchio di guerra del milanese Francesco Panigarola, vescovo d'Asti; nel 1605 la ristampa della pastorale Mirtilla di Isabella Andreini; nel 1606 la Prattica manuale di artiglieria di L. Calliado. Sono del 1607 le edizioni delle Feste di Milano di Cesare Parona e il poema in otto canti del nobile bresciano Giulio Fé: Odolimpia,dove con stile pio e dilettevole si descrivono le tre vie della Perfettione Purgativa Illuminativa e Perfettiva (in 4º). Il volume è stampato con un carattere corsivo assai minuto, ma chiaro ed elegante. L'edizione, peraltro scorretta, fu dedicata da Francesco Basso (ad opera del quale vide la luce) al cardinale Bellarmino. A queste tre edizioni, ricordate da C. Santoro, si può aggiungere per il 1606 La Florinda, tragedia di Giovan Battista Andreini, rappresentata per la prima volta a Firenze nel 1603, e Lo sfortunato poeta del medesimo Andreini.
Morto il Locarni attorno al 1610, il B. proseguì da solo l'attività e negli anni seguenti pubblicò buoni libri di vario genere: letterari, storici, scientifici e di interesse locale. Degna di particolare menzione è la bella edizione originale dell'Adamo, sacra rappresentazione di Giovan Battista Andreini, sottoscritta: "Ad istantia di Girolamo Bordone libraro in Milano. MDCXIII". È un bel volume in 4º che fu stampato dal Malatesta senza che il suo nome comparisse nel volume, come non compare nella ristampa che fu fatta sempre per il B. nel 1617. L'edizione è tra le più notevoli prodotte in Milano durante il sec. XVII; ha un bel frontespizio, due ritratti e trentotto tavole incise in rame da Cesare Bassano su disegni di Carlo Antonio Proccaccini. Ma ancor più di questa edizione è celebre e notevolissima quella (che produsse per suo conto quando era in società col Locarni) della ristampa delle Grazie d'Amore, opera del musico milanese e maestro di danza Cesare Negri, pubblicata per la prima volta in Milano nel 1602. Nella ristampa del B. l'opera ebbe il titolo: Nuove inventioni di balli. Opera vaghissima di Cesare Negri detto il Trombone, "InMilano appresso Girolamo Bordone MDCIIII" (in 4º, pp. 8+300). Vi sono inserite cinquantotto tavole, incise da Leone Pallavicino su disegni di Mauro Rovera detto il Fiamminghino: mostrano dame e cavalieri in atto di danzare e musici che suonano il liuto. L'edizione è divenuta rarissima; oggi se ne conservano due soli esemplari (Milano, Bibl. Ambros., e Modena, Bibl. Estense).
Del B. non si conoscono edizioni datate oltre il 1620. In tutte le sue produzioni (ed in quelle sociali col Locarni) egli usò sempre una in arca tipografica rappresentante tre alberi con il motto Crescit occulto inquadrati da fregi e figure; questa cornice ebbe parecchie varianti.
Non si è ancora rinvenuto un documento che ci informi dell'anno di morte del B.; è presumibile che essa sia avvenuta intorno al 1620.
Bibl.: F. Novati, La storia e la stampa nellaproduzione popolare italiana..., Bergamo 1907, p. 37; G. Boffito, Frontespizi incisi nel libro III.ital. del '600, Firenze 1922, p. 27; M. Donà, La stampa music. a Milano fino all'anno 1700, Firenze 1961, p. 5; C. Santoro, Tipografi milanesidel sec. XVII, in La Bibliofilia, LXVII (1966), pp. 313 ss.