MARTINI, Giovanni
Pittore, nato a Udine dove operò dagli ultimi anni del sec. XV alla morte, avvenuta il 30 settembre 1535. Discendente da una famiglia d'intagliatori in legno e di pittori, compì la sua educazione artistica a Venezia sotto Alvise Vivarini, come dimostra soprattutto lo stile delle prime opere: la Madonna coi Ss. Giuseppe e Simeone (1498) del Museo Correr di Venezia e la pala con la Gloria di S. Marco dipinta per la cattedrale di Udine nel 1501. A questa si può accostare la Madonna della National Gallery di Londra (778) attribuita comunemente a Pellegrino da S. Daniele, la Purificazione del duomo di Spilimbergo e la lunetta con S. Benedetto e un frate orante ora al museo di Udine. Si trova in lui qualche traccia dell'influsso del Cima (Presentazione del duomo di Portogruaro; Madonna con santi in S. Pietro Martire in Udine). Il Berenson aggiunge alle opere tradizionalmente attribuite un Cristo Morto sorretto dagli Angeli (coll. Walters, Baltimora) e tre ritratti nelle gallerie di Bergamo, Padova, Bassano.
Povero nel colorito sordo e pesante, il M. riesce robusto e fine insieme nel modellato e sa esprimersi con un realismo crudo ma potente nei tipi popolareschi dei suoi santi. Questa rusticità diviene banale e convenzionale nella pala di S. Orsola (1503-1507) ora divisa fra Brera (parte centrale erroneamente attribuita a Pellegrino da San Daniele), il museo di Udine (lunetta) e Casa Florio a Udine (predella); nella quale all'influsso cimesco s'aggiungono aspirazioni di colorito carpaccesco, ma di fattura tanto trascurata da doversi ritenere lavoro di bottega o indizio di mutamento nell'artista; il quale pare nel secondo periodo della sua attività essersi dedicato (forse in compagnia del cugino Giovanni Mione) soprattutto all'arte tipicamente carnica delle pale in legno intagliato e dipinto.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con bibl.); B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932.