Magistrato italiano (Palermo 1939 - ivi 1992). Dal 1964 fu sostituto procuratore e giudice presso il tribunale di Trapani (1967-78); trasferito a Palermo, fu giudice fallimentare e poi istruttore fino al 1989, quindi procuratore della Repubblica aggiunto. Profondo conoscitore del fenomeno mafioso e ispiratore di importanti processi alla criminalità organizzata, dal marzo 1991 fu direttore generale degli affari penali presso il ministero di Grazia e Giustizia e in tale veste elaborò nuove forme di collaborazione internazionale nella lotta al crimine. Fu assassinato in un attentato di stampo mafioso il 23 maggio 1992, insieme con la moglie F. Morvillo e gli agenti della scorta A. Montinaro, R. Dicillo e V. Schifani.