GIOVANNI di Neumarkt
Vescovo, umanista e uomo politico boemo, nato circa il 1310 a Hohenmauth (oggi Vysoké Mýto in Cecoslovacchia). Parroco nel 1344 a Neumarkt (Slesia), da cui poi prese il nome, divenne nel 1347 notaio di corte e nel 1353 cancelliere dell'imperatore Carlo IV di Lussemburgo. Nel 1353 pure fu nominato vescovo di Litomyšl, nel 1364 di Olomouc. Morì nel 1380.
G. cooperò molto alla diffusione delle prime tendenze umanistiche dall'Italia nell'Europa centrale, che avvenne in gran parte attraverso quella corte di Carlo IV di cui G. era parte importante. G. fu in relazione personale ed epistolare con il Petrarca e con Cola di Rienzo; e venne anche per due volte in Italia, nel 1355 e nel 1368-79. L'effetto dei nuovi orientamenti spirituali del G. è visibile anche praticamente nella sua opera di cancelliere, essendosi grazie a lui introdotto lo stile latino umanistico negli atti della cancelleria imperiale. Sul modello del latino umanistico egli formò anche il suo stile tedesco, nelle traduzioni dello pseudo-Agostino e di altri autori.
La Cancellaria Johannis Noviforensis e la Summa Cancellariae sono edite da F. von Tadra (Vienna 1886 e Praga 1885); il Buch di Liebkosung, da J. Klapper, Berlino 1930; la traduzione delle lettere attribuite a Eusebio, Agostino e Cirillo da Benedikt, Praga 1880.
Bibl.: K. Burdach, Vom Mittelalter zur Reformation, Berlino 1912; J. Klapper, Zur Lebensgeschichte d. Humanisten J. v. Neumarkt, in Mittheil d. Schles. Gesell. f. Volkskunde, XXVIII (1927); id., J. v. Neumarkt, in Schles. Jahrbuch, I (1928).