PESCETTI, Giovanni Battista
Nato a Venezia nei primi anni del sec. XVIII, morto dopo il 1766, allievo di Antonio Lotti, compositore di musica sacra e teatrale e cembalista, fu coetaneo, amico e anche collaboratore di B. Galuppi (v.). Nel 1730 compose per i teatri di Roma un'opera Costantino pio. Fu a Londra dal 1736 al 1740 circa e vi compose alcune opere quali Demetrio, il Vello d'oro e una cantata Diana ed Endimione.
Compose inoltre l'Ezio, eseguito anche a Praga, nel 1760. Fu nominato, nel 1762, organista del secondo organo di S. Marco.
Nove sonate per cembalo furono pubblicate a Londra nel 1739 e sono tra le pochissime italiane di data certa. Esse hanno grande importanza: non soltanto perché quella data ci permette di stabilire un termine ad quem per lo stile cembalistico della generazione che egli rappresenta, ma anche per la finezza e la scioltezza del loro stile. Rappresentano molto bene il momento di transizione fra la maniera contrappuntistica liricizzata e l'impressionismo italiano fra il tempo di sonata bistrofico e il tristrofico; il quale ultimo dominerà, in modo presso che esclusivo, alla fine del Settecento e in tutto l'Ottocento.
Bibl.: Ch. Burney, A general History of Music, IV, Londra 1789, pp. 403-404; F. Torrefranca, Le origini italiane del romanticismo musicale. I primitivi della Sonata moderna, Torino 1930, pp. 159-164, 422 e passim.