BALBIS, Giovanni Battista
Botanico, nato a Moretta (Saluzzo) il 17 novembre 1765. Discepolo di Allioni, si laureò in medicina a 21 anni e si diede per passione allo studio della botanica. Chiusa l'università torinese nel 1792, il B. andò in giro per l'Italia; tornato a Torino, nel 1793 si iscrisse al club rivoluzionario, che si raccoglieva presso il medico Ferdinando Barolo, e al quale partecipava anche Carlo Botta. D'accordo con il Tilly, ministro del comitato di salute pubblica francese a Genova, costoro cospirarono contro i principi di casa Savoia, ma vennero scoperti e il B. dovette fuggire dal Piemonte.
Nel 1794 il Balbis fu nominato medico delle armate francesi e nel 1797 ottenne la promozione a medico-capo dell'armata d'Italia. Avvenuta la caduta dei Savoia nel 1798, rientrò in patria e partecipò al governo provvisorio piemontese fino al 1799, quando fu costretto dagli Austro-Russi ad allontanarsi dal Piemonte. Nel 1801 fu chiamato a succedere a P. M. Dana nella direzione dell'orto botanico di Torino e dedicatosi allo studio della flora pedemontana ebbe fama in Italia e all'estero; nel 1814 la restaurazione lo cacciò ma gli concesse una pensione. Ritiratosi a vita privata, insieme con il Nocca pubblicava la Flora ticinensis (voll. 2, Pavia 1816-21). Nel 1819 venne chiamato alla direzione dell'orto botanico di Lione; ivi pubblicò la nota Flore Lyonnaise (voll. 2, Lione 1827-28, Supplemento postumo, 1835). Nel 1830, date le dimissioni, ritornò a Torino ove morì il 3 febbraio 1831.
Fu chiamato a far parte delle più celebrate accademie scientifiche mondiali e Willdenow dedicò a lui il genere Baibisia delle Geraniacee. Il suo erbario è ora conservato nel regio orto botanico di Torino.
Bibl.: Per la sua biografia v. De Candolle, in Bibliothèque Universelle, febbraio 1831, p. 214; L. Colla, in Memorie R. Accademia delle scienze di Torino, XXXVI, Torino 1833; L. C. Bollea, in Il Risorgimento italiano, XIX, Torino 1926.