BASADONNA, Giovanni
Nato a Napoli nel 1806, apprese l'arte del canto dal grande tenore Andrea Nozzari, che trascorse a Napoli l'ultimo periodo della sua carriera. Il B. debuttò a Venezia nel 1828 e fu poi nello stesso anno a Verona, ma la sua rinomanza data da Napoli, dove, nell'autunno 1830, al Teatro S. Carlo, sostenne la parte del conte Ory nell'omonimo melodramma di G. Rossini. D'allora, per oltre un decennio di continui trionfi, brillò in quel teatro, accanto a L. Lablache, a A. Tamburini, a P. Barroilhet, specialmente nelle opere di G. Donizetti, che lo apprezzò molto, e di cui interpretò le prime esecuzioni di Fausta (15 genn. 1832), Sancia di Castiglia (4 nov. 1832) e Roberto Devereux (29 ott. 1837), che Donizetti scrisse espressamente per lui. A Napoli il B. cantò anche, a più riprese, dal 1831 al 1844, al Teatro del Fondo, ma in breve fu assai ricercato nei maggiori teatri d'Italia: al Carlo Felice di Genova (autunno 1833, primavera 1835), all'Apollo di Roma (carnevali 1833, 1836, 1838), al Carolino di Palermo (1833-34), al Comunale di Modena (primavera 1834), al Nuovo di Padova (giugno 1834, 1836), al Comunale di Trieste (carnevale 1835) e alla Scala di Milano (primavera 1840).
Nel 1841 il B. venne colto da una malattia alla gola e il musicista F.-J. Fétis, allora a Napoli, lo invitò ad accettare un posto di maestro di canto al conservatorio di Bruxelles, ma il B. rifiutò, continuando a cantare con grande sforzo. Alcuni anni dopo (1845) egli accettò, invece, una scrittura per un teatro italiano che si andava organizzando a Bruxelles, ma, mentre vi cantava l'Otello di Rossini, fu obbligato a ritirarsi dalle scene. Si trasferì allora a Vienna come insegnante di canto - il posto di Bruxelles era stato occupato -, ma le vicende politiche del 1848 lo costrinsero ad abbandonare la capitale austriaca. Ritornato in Italia, nel maggio 1850 cantò nel terzo atto dell'Otello al Teatro Carcano di Milano. Secondo il Fétis e lo Schmidl, nello stesso anno il B. sarebbe partito per Rio de Janeiro al fine di aprirvi una scuola di canto, e vi sarebbe morto nel giugno di febbre gialla, mentre risulta (v. Encicl. d. Spettacolo, II, col. 2) che nel settembre 1851 egli cantava l'Otello al Teatro alla Pergola di Firenze.
Dotato di una voce robusta, patetica e incisiva, di schietto timbro virile, e di una tecnica perfetta, il B. fu artista di merito e uno degli ultimi grandi interpreti dell'Otello rossiniano e del Giuramento di G. S. Mercadante. Riscosse pieni consensi anche nelle opere di Donizetti (soprattutto in Anna Bolena, Elisir d'amore, Parisina, Lucia di Lammermoor) e di V. Bellini (fu un mirabile lord Artur nei Puritani a Padova e a Napoli nel 1836; Norma, Beatrice di Tenda), e la sua voce e il suo spirito lo avvicinarono, nello stesso tempo, ad altri compositori preromantici, quali P. A. Coppola, L. e F. Ricci, C. Coccia, Vincenzo Fioravanti, ecc. Il successo delle sue interpretazioni, nel periodo napoletano, fu tale da provocare nel già avvilito tenore francese Adolphe Nourrit, che cantava insieme con lui, una crisi definitiva che lo condusse al suicidio.
Bibl.: A. Gandini, Cronistoria dei teatri di Modena dal 1539 al 1871, I, Modena 1873, pp. 335 s.; F. Florimo, La Scuola musicale di Napoli e i suoi conservatori, IV, Napoli 1881, p. XX e passim (v. Indice, III, p. 590); G.C. Bottura, Storia aneddotica documentata del Teatro Comunale di Trieste…, Trieste 1885, pp. 191 ss.; P. Cambiasi, La Scala 1778-1906, Milano 1906, pp. 110, 327; B. Brunelli, I Teatri di Padova dalle origini alla fine del secolo XIX, Padova 1921, pp. 410-413, 490; G. B. Vallebona, Il Teatro Carlo Felice. Cronistoria di un secolo 1828-1928, Genova 1928, pp. 43, 49; A. Cametti, Il Teatro di Tordinona poi Apollo, II, Tivoli 1938, pp. 440 s., 446-450; G. Zavadini, Donizetti. Vita - Musiche - Epistolario, Bergamo 1948, pp. 173-175, 992; O. Tiby, Il R. Teatro Carolino e l'Ottocento palermitano, Firenze 1957, p. 437; F. Regli, Diz. biografico dei più celebri poeti e artisti melodrammatici... che fiorirono in Italia dal 1800 al 1860, Torino 1860, p. 32; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des Musiciens, I, Paris 1860, pp. 22 s.; C. Schmidl, Dizionario univ. dei Musicisti, I, pp. 122 s.