Antiquario (Vernazza 1722 - Roma 1784). Trasferitosi a Roma a 14 anni, entrò presto in relazione con J. J. Winckelmann, cui successe come prefetto delle antichità nel 1768. Studioso di notevole valore, ebbe principalmente il merito di provvedere energicamente alla tutela delle antichità che si trovavano in Roma. Con il favore di Clemente XIV e del suo tesoriere monsignor Braschi (poi papa Pio VI), riuscì a creare in Vaticano il Museo Pio-Clementino, che nel 1778 ebbe l'incarico di illustrare. In quest'opera si associò il figlio Ennio Quirino, che la continuò dopo la sua morte.