GIOVANNA di Lestonnac, beata
Nata a Bordeaux nel 1556, morta ivi nel 1640. Apparteneva a nobile famiglia ed era nipote del Montaigne. Nonostante l'educazione datale dalla madre calvinista, G. fu sempre fervente nelle pratiche del culto cattolico. Andata sposa al barone Gaston de Montferrand, ne ebbe sette figli. Dopo la morte del marito (1597) entrò nel monastero delle Feuillantines di Tolosa (v. foglianti, XV, p. 589), ma, ancora novizia, dovette uscirne per malattia. Mossa a pietà delle condizioni in cui si trovavano le fanciulle del popolo, fondò nel 1606 a Bordeaux per la loro educazione la compagnia delle Figlie di Nostra Signora, di cui venne eletta superiora generale. L'istituto, approvato da Paolo V il 7 marzo 1607, ebbe una grande diffusione in Francia e fuori, e alla morte della fondatrice contava già 300 case. G., fatta oggetto di calunnie e di persecuzioni, venne deposta dall'ufficio di superiora, nel quale però fu reintegrata dopo tre anni. In tutte le diverse condizioni in cui si trovò, menò una vita piena di mortificazioni, di carità verso il prossimo e di profonda pietà. Fu beatificata da Leone XIII il 20 maggio 1900. La sua festa si celebra il 2 febbraio.
Bibl.: G. Beaufils, La vie de la vénérable Mère Jeanne de Lestonnac, Tolosa 1742; V. Sardi, Vita della B. Giovanna di Lestonnac, Roma 1900.