FERRERI, Giorgio
Nacque a Roma il 24 luglio 1893 da Angelo Livio, avvocato, e da Elena Ponzio Vaglia. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia, fu chiamato alle armi e partecipò al primo conflitto mondiale come ufficiale di artiglieria; poté tuttavia frequentare l'università castrense a San Giorgio di Nogaro e a Padova, ove si laureò con pieni voti assoluti nel 1917. Successivamente prestò servizio in marina col grado di tenente medico. Dopo il congedo iniziò la sua carriera nella clinica otorinolaringoiatrica dell'università di Roma, allora diretta dallo zio Gherardo Ferreri, ove conseguì il titolo di assistente ordinario. Specializzatosi anche in clinica delle malattie nervose e m radiologia e terapia fisica, nel 1923 ottenne l'abilitazione alla libera docenza in clinica otorinolaringoiatrica, che gli venne definitivamente confermata nel 1929.
Nel 1930 il F. fu incaricato dell'insegnamento e della direzione della clinica otorinolaringoiatrica nell'università di Perugia, ove tenne anche corsi estivi di clinica otorinolaringoiatrica, di medicina operatoria e di semeiotica vestibolare per medici. Nel 1934 vinse il concorso a primario degli Ospedali Riuniti di Roma e assunse la direzione del reparto otorinolaringoiatrico dell'ospedale S. Camillo.
Nel 1939, divenuto consigliere della Camera dei fasci e delle corporazioni, fu segretario della Commissione legislativa per l'educazione nazionale e consulente sanitario del Consiglio delle corporazioni per le costruzioni edilizie.
Nell'anno accademico 1954-55, in seguito alla morte di G. Vidati che ne era titolare, fu incaricato dell'insegnamento della clinica otorinolaringoiatrica nell'università di Roma; divenuto straordinario nel 1956, fu nominato infine ordinario nel 1959. Appassionato cultore della sua specialità, in tutta la carriera ospedaliera e universitaria il F. dimostrò notevoli capacità di organizzatore, di studioso e di clinico.
Presso l'ospedale S. Camillo creò un museo anatomopatologico della specialità, con la raccolta di pezzi operatori e la documentazione istopatologica dei casi trattati. Potenziò la clinica otorinolaringoiatrica dell'università di Roma, istituendo in poco tempo i servizi di otoneurologia, di broncoesofagoscopia e di foniatria, i laboratori di istologia e di biochimica e il reparto di chirurgia sperimentale, ampliando notevolmente la biblioteca. Nel 1947 il suopersonale prestigio rappresentò il fattore decisivo per la fondazione del Gruppo otologi ospedalieri italiani. Questa associazione, nata per la tutela degli interessi culturali e sindacali degli iscritti, contribuì a instaurare quell'equilibrio che più tardi, nel 1978, avrebbe consentito la creazione della nuova Società italiana di otorinolaringologia, basata sulla più completa parità tra le componenti universitaria e ospedaliera. Nel 1949 assunse la direzione della prestigiosa rivista specialistica IlValsalva, nel 1950 organizzò a Roma una riunione straordinaria del Collegium ORL amicitiae sacrum, nel 1959 fondò la Italian general Review ofOto-rhino-laryngology (edita in inglese e in francese), destinata a favorire gli scambi culturali con gli altri paesi: quest'ultima iniziativa non gli sopravvisse.
Il F. si dedicò a studi sul nistagmo, sulla radioterapia dei tumori ipofisari attraverso lo sfenoide, sulla traumatologia e sull'infortunistica in otorinolaringoiatria, sulle complicanze cerebrali otogene. Frequentò assiduamente le principali cliniche e i congressi europei e fu in amichevoli rapporti con i più affermati maestri della sua specialità, quali T. Cawthorne, St. Clair Thompson, J. Lempert, G. Portmann e altri; nel 1938 si recò anche negli Stati Uniti, riportando una vivissima impressione dell'organizzazione sanitaria, in particolare della Mayo clinic.
Abilissimo operatore, il F. fu tra i primi specialisti a eseguire la laringectomia totale, a valersi delle tecniche di anestesia generale, a praticare gli interventi di fenestrazione labirintica e di mobilizzazione della staffa per la cura chirurgica della sordità e di labirintotonlia per il trattamento della vertigine. Inoltre concepì e realizzò tecniche chirurgiche originali, quali la antroatticotomia dal condotto e l'innesto endonasale di placenta nella rinite ozenatosa. Alla sua scuola si formarono numerosi valenti professionisti, i più dotati dei quali furono indirizzati ad ampliare il dominio della specialità nei nuovi campi della chirurgia plastica, della otoneurologia e della istopatologia.
Relatore a numerosi congressi nazionali e internazionali, il F. fu autore di 120 pubblicazioni scientifiche, delle quali si ricordano: Fisiopatologia e semeiotica dell'apparato vestibolare, Roma 1932; Compendio di chirurgia otorinolaringologica, ibid. 1934; Chirurgia del labirinto, in P. Caliceti, Trattato di chirurgia otorinolaringologica, III, Bologna 1940-41, pp. 1804-1822 (e, nello stesso Trattato: Complicazioni intracraniche d'origine otitica, pp. 1823-1827; Ascesso extradurale, pp. 1865-1873; Ascesso sottodurale, pp. 1874-1878; Meningite otogena, pp. 1879-1896; Ascesso cerebrale otogeno, pp. 1897-1932; Ascesso cerebellare otogeno, pp. 1933-1948); Ilcomportamento del nistagmo vestibolare nell'elettroshock, in L'elettroshock, Reggio nell'Emilia 1941, pp. 342-350 (con F. Accornero, M. Bartoloni, L. Bini, U. Cerletti); Tentativi di cura dell'ozena con impianto endonasale di placenta, in IlValsalva, XXV (1949), pp. 333-343; Progressi di terapia in otorinolaringologia. Il cortisone e i cortisonici, in La Clinica terapeutica, XX (1961), pp. 184-197, con T. Marullo.
Membro di numerose società scientifiche italiane e straniere, presidente nel 1953-54 della Società italiana di laringologia otologia e rinologia, il F. ebbe anche varie onorificenze.
Morì improvvisamente a Roma il 15 luglio 1961.
Fonti e Bibl.: Necrol., in Ann. d. Università d. studi di Roma 1961-62, pp. 1049 s.; F. Brunetti, Prof. G. F., in Minerva otorinolaring., XI (1961), pp. 416 ss.; in Atti d. Acc. lancisiana di Roma, 1961-62, pp. 59-62; P. Di Mattei, Ricordo del prof. G. F., in Boll. e atti d. Acc. medica di Roma, LXXXVII (1962-63), pp. 78 s.; D. Filipo, Commemor. del prof. G. F., ibid., pp. 80-84; D. Felisati, Gruppo otologi ospedalieri italiani e Associazione otologi ospedalieri italiani, Il lungo cammino, in 35anni di vita associativa, Rieti 1984, pp. 7-54; G. Bellussi, Ricordi della mia presidenza, ibid., pp. 79-83; L. Coppo, Le nostre radici, ibid., pp. 121-134.