GIDDALUR
La località di G. si trova nel distretto di Kurnool, nella parte settentrionale dello stato di Madras.
Le ricerche preistoriche effettuate in questa regione hanno portato ad interessantissirne conclusioni: in sintesi, è stato possibile stabilire che nella area si è avuto un ciclo geologico corrispondente a quello himalayano di glaciazioni e interglaciazioni, e che i manufatti rinvenuti possono essere messi in rapporto sia con quelli di Soan (v.) che con quelli africani.
La prima fase dell'industria di G., con le località vicine di Kanchipalle e Tālapalle, produce asce a mano, bifacciali, utensili rostro-carenati e i cosiddetti Victoria West (utensili a punta con faccia inferiore ottenuta mediante la rimozione di una singola scheggia, che furono trovati per la prima volta a Victoria West in Sud Africa), arnesi tratti tutti da ciottoli, come appare evidente dal fatto che molti presentano ancora parte del cortice. Si deve aggiungere inoltre un nutrito gruppo di utensili ovoidi e asce a mano, ottenute da schegge, del periodo medio e tardo Acheuleano. Assenti sono i reperti levalloisiani e pochissime le amigdale. Le schegge sono tutte di tecnica clactoniana e possono essere larghe o oblunghe; alcune, di piccole dimensioni, sono vagamente triangolari, altre presentano evidenti i segni dell'uso. In conclusione G. I produce essenzialmente un'industria bifacciale abbevilliana-acheuleana con pebble-tools e una tecnica di scheggiatura clactoniana.
Durante la seconda fase di sviluppo della località (Giddalur II) gli utensili sono press'a poco gli stessi; solo le dimensioni si riducono sensibilmente. Tra le mutazioni avvenute tra un periodo e l'altro, si nota l'assenza dei tipi rostro-carenati e dei Victoria West nonché la prima comparsa di utensili di tipo levalloisiano, di esemplari cioè che mostrano una tecnica di lavorazione più avanzata. Questo sviluppo dell'industria dal punto di vista tipologico è dimostrato anche dalla presenza di lame e schegge con bulbo di percussione ben visibile, nonché di piccoli raschiatoi.
In prossimità della località indicata col nome di G. II è stata rinvenuta in superficie una ricca industria microlitica. Essa è caratterizzata principalmente da lame a sezione rettangolare, lame a dorso abbattuto, amigdale, punte a codolo e piccoli raschiatoi; la tecnica impiegata è quella a percussione e quella a pressione. Le punte a mandorla e a codolo sembrano potersi comparare con l'Ateriano africano e con il tardo Stillbayano. Il materiale usato è di solito il quarzo biancastro, ma si trovano anche arnesi in quarzite verde, agata e diaspro.
Il risultato più cospicuo offerto dall'industria paleolitica della zona di G. è l'aver potuto stabilire grazie ad essa un parallelo tra l'èra antico-paleolitica-mesolitica dell'India meridionale e quella coeva dell'Africa meridionale.
Bibl.: K. V. Soundara Rajan, Stone Age Industries near Giddalur, District Kurnool, in Ancient India, 8, 1952, pp. 64-92.