Patriota e scrittore italiano (Roma 1919 - Castelnuovo al Volturno 1943), nipote di Fortunato e fratello di Luigi. Attivo antifascista e antinazista, il 10 sett. 1943 partecipò alla difesa di Roma a Porta S. Paolo; raggiunto il Mezzogiorno, lavorò con altri giovani alla formazione di un corpo di Volontari della libertà. Fallita questa impresa, nel tentativo di ripassare le linee per recarsi nel Lazio a organizzare la Resistenza di gruppi partigiani, cadde ucciso da una mina. Studioso di letteratura tedesca e traduttore finissimo di R. M. Rilke (Poesia, 1942), H. von Kleist, H. von Hofmannsthal, ecc.; compilatore di un'antologia critica del Teatro tedesco (post., a cura di L. Vincenti, 1946); curatore di un'ed. del Saggio sulla rivoluzione di C. Pisacane (1942); il meglio dei suoi scritti di critica letteraria, anche italiana, di politica e di costume è raccolto nel volume postumo Il sangue d'Europa (1950), dove è riprodotta la sua lettera-testamento al fratello, una delle più alte testimonianze della Resistenza.