NARETTI, Giacomo
Nato a Colleretto Parella (Aosta) il 29 agosto 1831 da Giovanni; morto a Massaua il 9 maggio 1899. Di umili natali e falegname di professione, dopo aver emigrato giovanissimo a Marsiglia e ad Alessandria d'Egitto, nel 1870 partì per l'Etiopia con una carovana d'artigiani; ed entrato nella stima del negus Johannes si stabilì a Debra Tabor dove fu incaricato di costruire capanne, chiese, altari, troni, croci, ecc.; ivi si sposò con una giovane mulatta, figlia del tedesco Schimpfer. Nel 1876 fu in Egitto e in pellegrinaggio a Gerusalemme; ma nel 1879 rientrò nuovamente in Abissinia col fratello Giuseppe (1839-1881), al seguito della spedizione Matteucci, alla quale però, timido e remissivo com'era, non seppe dare tutto quell'aiuto che le era necessario per compiere l'esplorazione nelle regioni del Goggiam e dello Scioa. Nel 1873 fu di grande aiuto a C. Piaggia e nel 1880-81 al marchese O. Antinori e a Gustavo Bianchi, col quale cooperò validamente alla liberazione del capitano A. Cecchi, prigioniero nel Ghera. Rientrato in patria l'anno dopo, nell'83 lo troviamo a Macallé dove il negus gli aveva affidato la costruzione di quel castello. Dopo lo sbarco italiano a Massaua l'ascendente del N. cominciò a diminuire. Costretto alla fine del 1885 ad abbandonare la corte del negus, si ritirò a Massaua con la moglie, la quale per molti anni disimpegnò presso il comando italiano l'incarico d'interprete principale.
Bibl.: C. Zaghi, I fratelli N., in Riv. delle Colonie, luglio 1935.