CANANI (Canano), Giacomo
Figlio di Ludovico e di Lucrezia Brancalconi, fratello di Giovanni Battista il Giovane, nacque a Ferrara nel secondo decennio del Cinquecento.
Risulta immatricolato presso l'università di arti e medicina della città natale, insieme a Giovanni Battista e ad altri medici del tempo, come Amato Lusitano, dal 1534 al 1537. L'anno successivo, insieme al fratello, si oppose alle elezioni del vicedirettore e del tesoriere dell'università, ritenendole illegali, e accusando il primo di essere un "pedagogus", cioè un pedante. Fu allievo del grande naturalista ferrarese Antonio Musa Brasavola, con il quale si laureò in medicina, e che lo presentò nel 1541 a Galeazzo Gonzaga come unadelle maggiori speranze dello Studio di Ferrara. Sempre nel 1541, insieme al fratello, fu lettore di logica senza retribuzione. Con il fratello Giulio, vescovo di Adria dal 1554, e il pittore Gerolamo da Carpi, illustratore delle tavole anatomiche dell'opera miologica del fratello Giovanni Battista intitolata Musculorum humani corporis picturata dissectio, fu al servizio del cardinale Ippolito d'Este. Quando questi andò a Roma nel 1549 per l'elezione del papa, lo seguì a divenne uno dei medici ufficiali del conclave. Presso il papa eletto, Giulio III, rimase come medico, e qui lo raggiunse, nel 1554, Giovanni Battista. Tornò poi a Ferrara, e quando il cardinale Ippolito invitò l'umanista francese MarcoAntonio Muret, il C. lo curò nel 1559 di febbre terzana e si legò a lui di una stretta amicizia che si espresse poi in una fitta corrispondenza epistolare tra i due. Il Muret tesse l'elogio del C. in una lettera del 1571 a Paolo Sacrati, in cui è dato come vivente. Pur ignorandosi quindi la data precisa della morte, essa è da porsi comunque dopo il 1571.
Fonti e Bibl.: Lettere dei vescovi di Modena del sec. XVI, Modena 1889, p. 29; M. A. Muret (Muretus), Epistulae, I, Paris 1580, lettere XXII, XXVI, XXVII, XXVIII, XXIX, pp. 18, 28-33; F. Borsetti, Historia almi Ferrariae Gymnasii, II, Ferrariae 1735, p. 155; G. Marini, Degli archiatri pontifici, I, Roma 1784, p. 392; N. Zaffarini, Scoperte anatomiche di Giovanni Battista Canani, Ferrara 1809, p. 28; E. Cugusi Persi, Notizie storiche sulla Università degli studi di Ferrara, Ferrara 1873, p. 57; A. Bottoni, Cinque secoli d'Università a Ferrara (1391-1891), Bologna 1892, p. 105; A. Serafini, Gerolamo da Carpi, pittore e architetto ferrarese (1501-1550), Roma 1915, p. 247; L. Casotti, Contributi alla iconografia di G. B. Canani, in Boll. dell'Ist. stor. ital. di arte sanitaria, XI (1931), 1, p. 50.