ghigliottina
s. f. Procedura parlamentare che impone il contingentamento dei tempi assegnati per gli interventi a ciascun gruppo, fissando un termine certo per la votazione di un provvedimento.
• Nella tempesta di schiamazzi, la presidente della Camera ha opportunamente utilizzato lo strumento a sua disposizione, detto ghigliottina, necessario a superare un’impasse senza senso e senza scopo. In seguito ha anche, altrettanto opportunamente, richiamato il governo a evitare di eccedere nel ricorso ai decreti. (Gianfranco Pasquino, Unità, 2 febbraio 2014, p. 7, Politica) • Ci sono poi la «tagliola», cioè il contingentamento dei tempi per gli interventi, e la «ghigliottina». Quest’ultima consiste nel fissare una data inderogabile entro cui procedere al voto finale. (Avvenire, 22 gennaio 2015, p. 6, Primo piano) • il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto contro la ghigliottina alla Camera e contro i “canguri” al Senato. Il direttorio ha deliberato. «Nessun diktat, nessuna imposizione, ma per noi votare il canguro, per lo più davanti a soli 500 emendamenti, sarebbe stata un’assurdità. Abbiamo parlato come parliamo sempre con i senatori, ma non siamo stati noi a decidere», garantisce Roberto Fico. (Annalisa Cuzzocrea e Goffredo De Marchis, Repubblica, 17 febbraio 2016, p. 2).
- Nuovo significato del s. f. ghigliottina.
- Già attestato nell’Unità del 17 febbraio 1953, p. 1, Prima pagina.
> canguro, supercanguro, tagliola.