BIBESCU (Bibesco), Gheorghie Dimitrie
Principe di Valacchia (1842-1848), nato nel 1804 nel banato di Craiova, morto a Parigi il 1 giugno 1873. Era figlio di Demetrio Bibescu, piccolo boiar (nobile) dell'Oltenia. Fu educato a Parigi, dove si laureò in legge; tornato in patria, fu eletto nel dicembre 1842 principe a vita della Valacchia, secondo le prescrizioni della nuova costituzione. Animato da una lodevole ambizione, si considerò ben presto erede degli antichi principi, combattenti per il diritto e per l'onore, e indossò alla sua coronazione solenne il costume del famoso Michele il Bravo, conquistatore della Transilvania. Sebbene avesse in animo di dare un'impronta moderna alla vita politica e civile del suo paese, non ebbe tuttavia il senso pratico di comprendere che la questione più difficile e più urgente da risolvere era quella che riguardava i contadini, ai quali la costituzione aveva creato una situazione intollerabile. Consacrò nondimeno i suoi sforzi per sciogliere nel senso romeno due grandi problemi: quello dei beni territoriali appartenenti, per donazioni condizionali, ai chiostri dell'Oriente (Monte Santo, Gerusalemme, Alessandria, ecc.) e quello del regime libero doganale, in un momento in cui la nuova Turchia pensava a confonder tutti i costumi dei paesi che considerava come semplici provincie in un regime di accentramento simile a quello francese. Visse in ottimi rapporti col vicino moldavo, Michele Sturdza, che gli fu padrino al secondo matrimonio, formalmente disapprovato dalla chiesa valacca, con la moglie divorziata del suo ministro Ghica, Maria Văcărescu. La nuova generazione lo considerava come infeudato alla Russia. Fu per questo motivo che Giovanni Eliade (Rădulescu), unito con gli studenti tornati da Parigi dopo la rivoluzione del febbraio 1848, promosse, con la partecipazione d'una parte dell'elemento militare, un moto insurrezionale contro il principe, il quale si rifugiò dapprima in Transilvania, in seguito a Parigi. Nel 1858 si parlava di lui perché rioccupasse il trono; ma avendo egli dichiarato d'aspettare che fosse ufficialmente richiamato, lasciò sfuggire il momento, e il principe Alessandro I Cuza fu eletto in sua vece.
Bibl.: G. Bibesco, Roumanie, Parigi 1893; Filitti, Domniile Regulamentare; discussioni dell'assemblea valacca, pubblicate dalla Camera dei deputati.