Filosofa britannica di origine irlandese (Limerick 1919 - Cambridge 2001), insegnò nelle università di Oxford (1964-70) e di Cambridge (1970-86). Esponente della filosofia analitica, fu profondamente influenzata da L. Wittgenstein, del quale tradusse e curò per la pubblicazione molti scritti inediti. Interessata al problema etico della responsabilità, ha fornito influenti contributi volti a definire il concetto di azione in connessione con quello di intenzione. In opposizione alla tradizionale concezione causale (risalente a D. Hume e J. S. Mill) del rapporto tra intenzione e azione, ha sottolineato gli aspetti linguistici ed ermeneutici di tale rapporto nonché delle spiegazioni motivazionali, elaborando inoltre una teoria del ragionamento pratico ispirata al "sillogismo pratico" aristotelico. Di rilievo anche le sue riflessioni sulla causalità e il determinismo. Opere principali: Intention (1957); An introduction to Wittgenstein's Tractatus (1959; trad. it. 1966); Three philosophers (in collab. con P. Geach, 1961); Causality and determinism (1971). Numerosi saggi sono raccolti in The collected papers of G. E. M. Anscombe (3 voll., 1981).