Mistica cisterciense (n. forse in Turingia 1256 - m. Helfta 1302 o 1303); visse dall'infanzia (1261) nel celebre monastero di Helfta che le diede una fine cultura teologica e umanistica. Le opere di G. (Revelationes e Exercitia spiritualia) sono un vivo documento della sua esperienza mistica, nutrita di spiritualità cisterciense (assimilata per il tramite di s. Bernardo), non senza influssi del nuovo movimento francescano e della mistica speculativa tedesca; la religiosità di G., soprattutto orientata al culto della umanità di Cristo, diede grande sviluppo, al pari di quella di s. Matilde di Hackeborn e Matilde di Magdeburgo, alla devozione del Sacro Cuore di Gesù. L'influenza di G. fu grande soprattutto nel 16º sec. (s. Teresa) e ancora nell'Ottocento. Festa, 16 novembre.