Teologo (Polling, Baviera, 1093 - Reichersberg 1169); maestro della scuola della cattedrale di Augusta (1119), poi canonico regolare a Rottenbuch, tornò ad Augusta quando il suo vescovo si fu riconciliato con il papa (1123), e con lui intervenne al Concilio Laterano. Creato nel 1132 prevosto alla collegiata di Reichersberg, accompagnò, con Arnaldo da Brescia, il legato pontificio in Boemia e Moravia (1143); successivamente, a Roma, disputò sulla donazione di Costantino. Sostenitore di Alessandro III contro il Barbarossa, si adoperò in difesa della Santa Sede, e, con s. Bernardo, combatté il clero simoniaco e nicolaita. Fortemente legato alla tradizione in teologia (svolta sempre come commento alla Scrittura e con forte tensione escatologica), fu avversario di Abelardo e di Gilberto Porretano, di Everardo di Bamberga e di Pietro Lombardo, dei quali combatteva le novitates e soprattutto, nei primi due, il forte impegno speculativo. Tra le sue opere: Liber de aedificio Dei, Adversus duas haereses, Liber de simoniacis, De novitatibus huius saeculi, Liber de corrupto Ecclesiae statu, De investigatione Antichristi.