NEUMARK, Georg
Poeta, nato circa il 6 marzo 1621 a Langensalza, morto l'8 luglio 1681 a Weimar. Dopo anni di vita stentata in varie città della Germania (dal 1643 al '49 visse a Königsberg), si fissò a Weimar, ove esercitò le cariche di bibliotecario, segretario d'archivio ecc. e fu accolto (1653) nella "Fruchtbringende Gesellschaft", di cui divenne segretario e di cui scrisse la storia.
Virtuosamente padroneggiando tutte le forme metriche e i motivi cari al suo tempo, si produsse in poesie religiose, profane, parodistiche, in metri antichi e moderni, indulgendo anche a giuochi formali, come le poesie figurate "architettoniehe-lapidarie" di sua invenzione (a forma di piramide, arco, ecc.), privo di solito di originalità poetica, abbondante, superficiale e affettato. Mentre ormai hanno solo valore culturale i suoi poemetti storici e il romanzo pastorale Filamon und Belliflora, si ricordano di lui ancora le liriche religiose - tappa notevole del soggettivismo che si afferma nella lirica religiosa nel corso del '600 - e soprattutto il canto famoso Wer nur den lieben Gott lässt walten che per la schietta ispirazione e la semplicità di forma, che arieggia la poesia popolare, divenne popolarissimo e fu accolto in tutti i Gesangbücher evangelici.
Ediz.: Scelta di poesie nella Bibliothek deutscher Dichter d. 17. Jahrhund., di W. Müller e K. Förster, voll. 11, Lipsia 1828.
Bibl.: F. Krauth, G.N. nach Leben u. Dichten, Langensalza 1881.