GASTROPTOSI (dal gr. γαστήρ "ventre, stomaco" e πτῶσις "caduta")
È l'abbassamento dello stomaco; può avvenire in toto insieme col diaframma, oppure solo la porzione pilorica è molto spostata in basso (piloroptosi) per distensione in lunghezza dello stomaco, il quale nel suo insieme assume una forma tubulare. Il tono muscolare può essere ben conservato e il tempo di svuotamento normale. La gastroptosi si riscontra associata a ptosi d'altri visceri addominali specialmente nei soggetti ad abito longilineo (astenico di Stiller; v. splancnoptosi). La favoriscono il dimagramento, l'uso del busto stretto, le gravidanze ripetute e pertanto è più frequente nella donna che nell'uomo.
Si riconosce alla delimitazione dell'aia gastrica mediante la palpazione (rumore di guazzamento), la percussione, specie dopo aver riempito di gas lo stomaco (si dànno al paziente separatamente due cucchiaini di acido tartarico e poi due di bicarbonato di sodio sciolto in acqua: si sviluppa nello stomaco acido carbonico). Risultati migliori dà l'esame coi raggi X. La gastroptosi può non dare alcuna sofferenza suhiettiva, però se a essa s'associa, com'è piuttosto frequente, atonia della muscolatura gastrica, s'hanno disturbi dipendenti da ritardo di svuotamento dello stomaco. Spesso le sofferenze degl'infermi sono esagerate da uno stato neuropatico generale. Cura: si raccomanda agli ammalati di mettersi dopo il pasto distesi per una o due ore in decubito laterale destro allo scopo di facilitare il passaggio nell'intestino del contenuto gastrico. Per mantenere il viscere in posizione adatta s'applicherà un apparecchio di sostegno (consigliabile è il cinto ipogastrico di Glénard). Utili riusciranno i preparati di stricnina, il massaggio e la faradizzazione dell'addome. Nelle forme gravi si può tentare un intervento operatorio (gastropessi). Le norme dietetiche e la cura d'altri disturbi, a cui la gastroptosi può dar lvogo, sono uguali a quelle indicate per la gastrodilatazione. (v.).