Visconti, Galeazzo I
Signore di Milano (n. 1277 ca.-m. Pescia 1328). Figlio primogenito di Matteo I e di Bonacossa Borri. Compare nella vita politica milanese nel 1298 come capitano del popolo. In esilio col padre nel 1302, rientrò con Matteo a Milano nel 1310. Nominato nel 1313 dall’imperatore Enrico VII vicario imperiale di Piacenza, in breve tempo divenne signore dell’importante comune. Negli anni seguenti collaborò attivamente alla lotta del padre contro i guelfi e contro papa Giovanni XXII, e nel processo organizzato dall’autorità ecclesiastica contro i V. venne considerato, al pari del padre, responsabile di eresia, di violenza contro il clero e di stregoneria. Alla morte di Matteo (giugno 1322), Galeazzo gli successe nella signoria di Milano e diresse la resistenza contro l’esercito crociato guelfo mandato dal papa contro Milano, riuscendo, con i rinforzi inviatigli dall’imperatore Ludovico il Bavaro, a cacciare i crociati giunti fino sotto le mura di Milano (giugno 1323) e poi a bloccarli a Monza. Ma nel 1327 l’imperatore, sceso in Italia e accolto a Milano con calore da Galeazzo, improvvisamente lo spodestò per cercare di creare nella città un governo con elementi più sicuri. Chiuso nel castello di Monza col figlio Azzone, Galeazzo dovette poi seguire Ludovico a Roma. Liberato, morì sulla via del ritorno.