PARLAVECCHIO, Gaetano
– Nacque a Montalbano Elicona (Messina) il 21 febbraio 1866, da Ferdinando e Giuseppina Colonna.
Iniziò i suoi studi a Messina, li proseguì a Napoli e si laureò in medicina e chirurgia a Roma nel 1891, discutendo una tesi su Etiologia, patogenesi e significato biologico dei tumori, poi pubblicata (Milano 1892). Come d’uso al tempo, iniziò la sua carriera quale chirurgo negli ospedali di Roma, raggiungendo in breve tempo il grado di assistente e indi quello di aiuto. Ciò gli consentì di eseguire nel 1898 una delle prime suture del cuore (almeno in Italia), in un paziente con ferita penetrante.
La sua attività assistenziale e la sua produzione scientifica gli permisero di conseguire per titoli, nel dicembre 1899, la libera docenza in patologia speciale chirurgica dimostrativa nell’Università di Roma. Iniziò così la sua carriera universitaria, che lo avrebbe portato, nel 1904, a ottenere la cattedra di terapia e tecnica operatoria chirurgica nell’Università di Palermo (sede nella quale svolse l’intera carriera). Dovette riorganizzare l’Istituto di medicina operatoria e riuscì con il tempo a farne un centro assistenziale, di ricerca e di didattica allineato con i principali del Paese. Nel 1907 fu confermato professore ordinario e fu in seguito, oltreché direttore dell’istituto di medicina operatoria, anche preside della facoltà di medicina e chirurgia.
Dalle schede biobibliografiche redatte essendo Parlavecchio ancora in vita, possiamo dedurre quali fossero i temi di ricerca da lui maggiormente considerati. In particolare, la scheda autografa redatta nel 1930-31 per la compilazione del Biographisches Lexikon di Isidor Fisher (conservata presso la Uppsala Universitet e disponibile all’indirizzo: http://www. europeana.eu/portal/record/9200106/936FFF242272D69AAFFC8B578A7BFF2C5092A4CF.html, 20 ottobre 2014), ci consente di valutare diacronicamente la sua attività scientifica. Inoltre, l’analisi condotta da Mario Donati (1935) per l’Enciclopedia Italiana è particolarmente utile a inquadrare la sua attività.
Il primo periodo, precedente la nomina alla cattedra palermitana, ci mostra due principali filoni di ricerca. Il primo è quello della semeiotica chirurgica, esemplificato dal volume che comparve nel 1897 (Istituzioni di semiotica chirurgica, fisica, chimica, microscopica, parassitologica per studenti e chirurgi, Roma 1897), espressione anche del suo impegno didattico. Il secondo è quello dell’illustrazione e dell’analisi di casi particolarmente interessanti o rari, come quello dei tumori della lingua, oggetto di una memoria contemporanea al conseguimento della libera docenza (I tumori della lingua e la loro cura, Roma 1899). Il tema della terapia chirurgica dei tumori sarà ripreso anche alla metà degli anni Venti, in un’opera riassuntiva redatta con Gaetano Fichera (Etiogenesi e terapia del cancro, Palermo 1923).
Per quel che concerne la cardiochirurgia, il tema della cardiorrafia sarà nel tempo strettamente correlato al suo nome (si può ricordare che attuò una delle prime splenorrafie in Italia). Alla pubblicazione del caso (Ferita del cuore suturata e guarita, in ll policlinico. Sezione chirurgica, IV (1898), pp. 1083; con un commento di Alfredo Garofalo, pp. 1083-1084) fece seguito un impegno costante sul tema, che si tradusse in una monografia (Lo stato della chirurgia del cuore al principio del secolo XX, Roma 1902) e lo rese un autore di riferimento anche a livello internazionale. Ad esempio, nella revisione scientifica dedicata alla cardiorrafia da Eugene Hillhouse Pool e Maximilian Arthur Ramirez, The late results of cardiorrhaphy. Report of case three years after operation, in The American journal of the medical sciences, 1915, vol. 150, 3, pp. 335-351) apprendiamo che il paziente di Parlavecchio fu rivisto nel 1913 ed era in buono stato di salute. Al di là di ogni intento patriottico, si può rilevare come, al tempo, diversi chirurghi italiani fossero particolarmente impegnati in quest’ambito cardiochirugico (Lorusso - Actis Dato - Tritto, 2013).
Il periodo palermitano, nel quale si viene a maturare e consolidare la sua figura di chirurgo, ricercatore e docente, è caratterizzato da una vasta attività, testimoniata da centinaia di pubblicazioni scientifiche. Oltre all’ambito cardiochirurgico, affrontato anche nei termini della chirurgia sperimentale (si veda, ad esempio, Pericardiectomia sperimentale e sue possibili applicazioni terapeutiche, in Il policlinico. Sezione chirurgica, XV (1908), pp. 338-348), Parlavecchio può essere ricordato per i suoi apporti alla chirurgia addominale (intesa nel senso più ampio del termine). Gli interventi di ernioplastica crurale e isteropessi derivano direttamente dalle sue prime esperienze chirurgiche e il primo intervento, basato sull’abbassamento del legamento inguinale fino al legamento di Cooper, è tuttora apprezzato dal punto di vista terapeutico (Operazioni radicali di ernia crurale col metodo del Ruggi modificato, in La riforma medica, IX (1893), 1, pp. 496-498; 507-510). Sempre nel 1893, Parlavecchio si occupò di suture diaframmatiche (Contributo alla chirurgia del diaframma. Operazioni per suture di ferite diaframmatiche coi metodi di Postempski e Rydyger, ibid., IX (1893), 2, pp. 146-151).
Un ulteriore precoce campo di interesse fu quello della chirurgia renale (Le nuove conquiste della chirurgia renale. Traumatismi gravia, nefriti, uremia, nefralgie, nefrorragie. Studio sperimentale e clinico, Palermo 1906), ma si deve ricordare che le tecniche di fissazione viscerale e di pessia furono da lui applicate a tutti gli organi addominali.
Altro tema di grande rilievo affrontato da Parlavecchio è quello delle gastrostomie e delle anastomosi terminali e laterali, intestinali e gastrointestinali, per le quali propose appositi strumenti (Nuovo metodo per le enteroanastomosi nell’asse e laterali e per le gastro e le colecisto-enterostomie. Presentazione d’un enterectomo e d’un enterostomo speciali, in Il policlinico. Sezione chirurgica, V (1898), pp. 180-188, 376-393, 429-437). Il che consente di ricordare l’intensa attività di Parlavecchio quale elaboratore di nuove tecniche e strumentazioni chirurgiche, protrattasi lungo tutta la sua vita. I tre volumi di terapia e tecnica chirurgica da lui redatti (Contributi di terapia e tecnica chirurgica, Palermo 1925-1928) rappresentano la summa delle posizioni sue e della sua scuola.
Merita ricordare anche il suo contributo nell’ambito della storia della chirurgia e della medicina: dall’analisi di uno specifico problema chirurgico attuale (Storia dell’amputazione chirurgica della lingua e dei suoi precedenti punitivi, in La cultura medica moderna, III (1924), pp. 236-239; 271-275; La chirurgia degli alienati, ibid., pp. 400-409; Vecchi e nuovi tentativi di cure chirurgiche delle psicosi, Palermo 1929), ad apporti di ambito più generale, nei quali vengono ripercorse le principali tappe evolutive della medicina e della chirurgia (L’evoluzione odierna della terapia generale, in La cultura medica moderna, III (1924), pp. 289-298, 321-334).
A proposito, infine, del suo impegno sociale, si possono ricordare il sanatorio e l’annesso istituto per la cura radicale dell’ernia inguinale, chiaramente ispirati al metodo di ernioplastica allora promosso da Edoardo Bassini (Brevi cenni illustrativi sul Nuovo Sanatorio chirurgico ginecologico ed Istituto per la cura radicale delle ernie [...], Palermo 1910). Sempre in quest’ambito si può considerare la sua attività nel campo della protesizzazione cinematica (secondo il metodo proposto da Giuliano Vanghetti) degli amputati (F. P. Orlando, I processi per amputazioni cineplastiche del Parlavecchio, in La cultura medica moderna, III (1924), pp. 3-12). Si distinse anche nel contrasto alla pratica del duello (La lotta dei medici contro il duello, in Gazzetta siciliana di medicina e chirurgia, VI (1907), pp. 1-13).
Fu vicepresidente della Società italiana di chirurgia e dell’Accademia delle scienze mediche di Palermo e si impegnò anche nell’attività associazionistica medica, rivestendo la carica di presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Palermo. Svolse inoltre le funzioni di primario chirurgo nell’ospedale psichiatrico. La sua attività civica si esplicò nell’apertura di un sanatorio chirurgico ginecologico con annesso istituto per la cura radicale delle ernie, nonché con l’attività professionale in cliniche private. Fondò e diresse una rivista scientifica, La cultura medica moderna, pubblicata fra il 1922 ed il 1942, con una ripresa postbellica, nel 1950.
Morì a Palermo il 21 maggio 1933.
Una fondazione intitolata a suo nome a Montalbano Elicona fu riconosciuta come ente morale nel 1957. Una via gli è stata intitolata in Palermo.
Fonti e bibl.: Un cenno necrologico in British medical journal, vol. 2, 18 novembre 1933, p. 952; F. Cinquemani, G. P. Commemorazione alla R. Accademia delle scienze mediche di Palermo, fatta il 29 dicembre 1933, Palermo 1934.
Voci biobibliografiche: Chi è? Dizionario degli Italiani d’oggi, Roma 1931, s.v.; Biographisches Lexikon der hervorragenden Ärzte der letzten fünfzig Jahre, I, Berlino 1932, s.v.; M. Donati, G. P., in Enciclopedia Italiana, XXVI, Roma 1935, s.v.; Dizionario dei siciliani illustri, Palermo 1939, s.v. Studi: G. Di Gesù, P. Li Voti, Fatti e figure dell’insegnamento e dell’esercizio della chirurgia a Palermo, in Atti dell’Accademia di scienze mediche di Palermo, voll. 17-18, 1983, pp. 25-34 (anche in Bollettino della Società italiana di chirurgia, vol. 4, 1983, 3, pp. 57-62); G. Di Gesù, La storia della scuola chirurgica palermitana, Palermo 1997, pp. 89-95; E. Santoro, L. Ragno, Cento anni di chirurgia. Storia e cronache della chirurgia italiana nel XX secolo, Roma 2000, pp. 94-95; G. Di Gesù, Fatti e figure nell’evoluzione e sviluppo della chirurgia in Sicilia, Roma 2004 [2005]; G. Di Gesù, Chirurghi siciliani: G. P., in Bollettino della Società siciliana di chirurgia, 2006, pp. 1-7; R. Lorusso - G. Actis Dato - F. Tritto, La prima sutura del cuore. Un primato tutto italiano, in Società italiana di chirurgia cardiaca. Bollettino mensile, I, vol. 4, giugno 2013, pp. 11-18. Si segnala inoltre il sito giuseppedigesu.it (sezione Biografie mediche) che riporta molte utili informazioni inerenti la figura di G. P. (18 agosto 2014).