FUSELLA, Gaetano
Nacque a Napoli il 16 apr. 1876 da Luigi e da Maria Iaccarino. Appartenente a una agiata famiglia della borghesia napoletana, fu avviato sin dall'infanzia allo studio del violino. Notato durante un'audizione da P. Platania, direttore del conservatorio S. Pietro a Majella, nel 1886 fu ammesso in soprannumero alla classe di violino di E. Dworzak, di cui fu allievo per i successivi otto anni. Nell'ottobre 1892 esordì come compositore con l'operetta La vendetta del diavolo, che ebbe modo di dirigere a Napoli in forma privata.
Al saggio di diploma, conseguito nel giugno 1894, presentò in duo con G. Ferrante il Concerto n. 4 in re min., Op. 31, di H. Vieuxtemps, che riscosse gli entusiastici commenti del pubblico.
Nella stagione 1894-95 fu scritturato quale violino di spalla al teatro Mercadante di Napoli e sempre nel '95 sostituì provvisoriamente Dworzak, assente per malattia dal conservatorio; si esibì poi in concerto alla sala Romaniello e successivamente fu violino di spalla al S. Carlo, per la stagione teatrale 1895. Nel novembre dello stesso anno firmò un contratto con l'impresa Urzone per una tournée in Asia, quale direttore e solista del Naples Quartetto.
Nella primavera del 1896 suonò a Napoli con l'orchestra del S. Carlo. Successivamente compì un secondo viaggio di tre mesi in Asia per esibirsi come solista in oltre settanta concerti e nell'ottobre dello stesso anno si unì al gruppo strumentale dei Mailänder (teatro alla Scala di Milano), diretto da R. Delli Ponti, per alcune tournées in Svezia, Norvegia e Danimarca. Nella stagione 1896-97 fu scritturato come primo violino dalla Società orchestrale Sevebian con la quale si recò in Germania, Svizzera e nuovamente nei paesi scandinavi.
Rientrato a Napoli, proseguì l'attività concertistica, esibendosi nel giugno del '99 alla sala Maddaloni, in duo col pianista U. Mazzone. A cavallo del 1900 il F. partecipò, quale primo violino, alla stagione d'opera francese del théâtre khedivial de l'Opéra del Cairo. Fu in questo periodo che il F. maturò la scelta di aprire una scuola di violino in Svezia, dove era ormai noto per i successi ottenuti negli anni precedenti. L'esperienza scandinava durò sei anni, e successivamente, nel 1906, il F. rientrò in Italia per partecipare al concorso a cattedre per il conservatorio di Napoli. Oltre a un vastissimo curriculum artistico, presentò alla commissione, presieduta da G. Martucci, una Monografia sul metodo per violino secondo il sistema del semitono del professor Sevcîk di Praga, nonché alcune composizioni per violino e pianoforte.
Vinta la cattedra di viola e violino a S. Pietro a Majella, il F. ridusse parzialmente l'attività concertistica, esibendosi quasi esclusivamente nel capoluogo partenopeo; rinunciò fra l'altro al posto di violino di spalla offertogli dal teatro Lirico di Milano per la stagione dei concerti Sonzogno. Sempre nel 1906 si esibì in duo, con E. Cesi al pianoforte, alla sala Romaniello, eseguendo la Sonata a Kreutzer di L. van Beethoven. Dal 1909 fece parte, come primo violino, della Società dei concerti orchestrali diretta da C. Clausetti, nonché della Società del quartetto, fondata dal Clausetti stesso e composta da I. Pascarella (secondo violino), S. Cajati (viola) e S. Viterbini (violoncello).
Il F., che nel frattempo continuava a insegnare al conservatorio partenopeo, compose un metodo, dal titolo La tecnica del violino, edito a Milano da Ricordi nel 1919. Negli anni successivi partecipò con gli allievi a numerose manifestazioni; dal '28 al '30 si esibì in diversi concerti presso il Circolo artistico politecnico di Napoli. Nel 1941 si ritirò dal conservatorio, dopo oltre trentacinque anni di insegnamento. Non avendo mai inciso per alcuna casa discografica, registrò, per uso privato, numerose composizioni, rimanendo attivo sino all'età di ottantacinque anni. L'ultima apparizione in pubblico fu nel 1970 quando, sulla soglia dei 94 anni eseguì l'Ave Maria di F. Schubert nel duomo di Caserta vecchia.
Morì a Napoli il 28 ag. 1973.
Fanciullo prodigio, il F. riscosse un immediato successo sia da parte del pubblico sia della critica, in Italia e all'estero. Il Pungolo, Il Mattino, Roma, Il Corriere di Napoli, Le Varietà e numerose altre testate gli dedicarono ampi spazi. Dotato di una solida preparazione musicale, si dimostrò altrettanto valido nella composizione. Autore di musica per violino solista e per formazioni cameristiche (duetti, trii, quartetti), compose cadenze per i concerti di Paganini, Beethoven, Brahms e variazioni su temi popolari del folklore napoletano e svedese.
Fra i lavori pubblicati si ricordano la Berceuse, Op. I, (Stockholm s.d.), Souvenir de Suède (ibid. 1905), nonché il già citato metodo per violino. Le altre opere, manoscritte, si conservano a Napoli presso la famiglia. Si segnalano, fra queste, La suite per quartetto eseguita a Napoli nel 1895, Arie e danze svedesi per violino e pianoforte (Stockholm 1898), la Rhapsodie espagnole per violino e pianoforte, eseguita a Napoli nel 1899, il Concerto in sol magg. per violino e pianoforte (1906), Danze polonesi (1962), Arie di zingari per violino e pianoforte (1966), Maggiolata, Meditazione e Preghiera per violino e pianoforte (1970), Suite all'antica (1970), il Secondo concerto in la min. per violino e pianoforte (s.d.), À la hongroise - Capriccio di concerto per violino e pianoforte (s.d.). Oltre alle già citate cadenze per concerti, il F. ha composto Tre studi per violino e pianoforte (1968-70) opera inedita conservata presso la famiglia, e ha curato la revisione di alcuni concerti per violino di G.B. Viotti.
Fonti e Bibl.: Documentazione ined. fornita dall'avv. Luigi Fusella, figlio del F.; M. Uda, Arte e artisti, in Il Pungolo (Napoli), 24 apr. 1895; Ars et labor, LXII (1907), 2, p. 148; Il concorso per la cattedra di violino a S. Pietro a Majella, in Il Mattino (Napoli), 11-12 dic. 1906; M.V. Recupito, Artisti e musicisti moderni, Milano 1933, p. 119; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 575; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1928, p. 227; A. Della Corte - G.M. Gatti, Diz. di musica, Torino 1956, p. 239; Diz. Ricordi della musica e dei musicisti, p. 499; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 63.