CAMOZZI, Gabriele
Patriota, nato a Bergamo da famiglia patrizia e facoltosa il 24 aprile 1825, morto nella sua villa in Dalmine (comune di Sabbio) il 16 aprile 1869. Studente a Padova, ebbe relazione con i più ardenti patrioti lombardi che prepararono i moti del marzo 1848. Durante le Cinque Giornate si trovava a Bergamo, dove organizzò la guardia civica per tenere a freno la guarnigione croata, e subito dopo fece parte del governo provvisorio bergamasco, rimanendo in carica fino al 12 aprile. Più tardi mobilitò un battaglione di guardie civiche per accorrere nel Milanese, ma a mezza via apprese la capitolazione di Milano (6 agosto), per modo che, ritiratosi con il suo battaglione verso Edolo, varcò il confine svizzero a Poschiavo. A Lugano, che era divenuto il quartier generale degli esuli di Lombardia, il C. s'incontrò col Mazzini, che gli affidò una difficile missione al confine svizzero, durante il moto di riscossa di Val d'Intelvi. Andò poi in Piemonte, e nel marzo del 1849 fu incaricato dal governo sardo di suscitare e dirigere l'insurrezione dell'Alta Lombardia, nell'imminenza della ripresa della guerra; ma l'opera sua validissima rimase in tronco per la rotta di Novara. Tornò in Piemonte, mentre il governo austriaco ordinava la confisca dei suoi beni; poi prese dimora a Genova, dove visse nell'intimità del Medici, del Cosenz, del Pisacane e di tutti gli emigrati italiani che vi erano numerosissimi; e nella casa di lui fu cantato per la prima volta (31 dicembre 1858) l'inno garibaldino di L. Mercantini, musicato da A. Olivieri. Pochi mesi dopo, dichiarata la guerra all'Austria, il C. seguì Garibaldi, che gli offerse il comando d'un reggimento di suoi volontarî; ma il C. volle far la guerra come semplice sottotenente e fu aiutante del Cosenz. Tornato a vita privata, il 25 marzo 1860 fu eletto deputato per il collegio di Trescore, che gli rinnovò sempre il mandato di rappresentarlo alla Camera. Durante la guerra del 1866 il governo gli affidò il comando della Guardia nazionale di Palermo.
Bibl.: Alla memoria di Gabriele Camozzi, Bergamo 1896. (È una raccolta di scritti biografici).