Mineralogista e poeta (Monaco di Baviera 1803 - ivi 1882). Nel 1823 aiutante presso il conservatorio delle raccolte mineralogiche statali di Monaco, ivi stesso divenne già nel 1826 professore di mineralogia; nel 1849 fu nominato conservatore delle raccolte statali. Mineralogista e cristallografo di rango, propose alcuni importanti nuovi metodi di ricerca, e nel 1855 inventò lo stauroscopio. A lui è legata la scala di fusibilità di minerali. Fra le sue pubblicazioni scientifiche: Charakteristik der Mineralien (2 voll., 1830-31), Tafeln zur Bestimmung der Mineralien mittelst einfacher chemischer Versuche (1833), Grundzüge der Mineralogie (1838), Die Mineral-Namen und die mineralogische Nomenklatur (1853), Geschichte der Mineralogie (1864), Zur Berechnung der Kristalformen (1867). Come poeta di lingua tedesca, ma quasi esclusivamente dialettale, scelse temi della vita a contatto con la natura, rivelando finezza, sensibilità e spesso anche pienezza di umore. Da ricordare Gedichte (2 voll., 1839-41), Schnadahüpfln und Sprüchln (1846), Oberbayerische Lieder mit ihren Singweisen (1860), Schnadahüpfln und Gschichtln (1872), Erinnerungen in Gedichten und Liedern (1882), Jagd- und Weinlieder (post., 1889).