Storico, letterato, militare e uomo politico (Lisbona 1608 - ivi 1666). Svolse la maggior parte della propria attività in Spagna e scrisse in castigliano molte delle sue opere letterarie. Militare nella guerra delle Fiandre, poi nella repressione dell'insurrezione della Catalogna, governatore di Ostenda, finì con lo schierarsi per la causa del duca di Braganza, poi re Giovanni IV, che tuttavia nel 1644 lo fece arrestare e deportare in colonia. Graziato da Alfonso VI, fu inviato in missione diplomatica in Francia, in Inghilterra e a Roma (1662). Le opere cui maggiormente si lega la sua fama sono: la Historia de los movimientos y separación de Cataluña ... (1645) e le Epanaphoras de varia historia portugueza (1660) su temi non solo politici, ma anche amorosi, ecc. Scrisse anche una curiosa opera di critica letteraria intitolata Hospital das letras. Nell'opera satirica Auto do fidalgo aprendiz (1665) e in quella moralistica Carta de guía de casados (1651) risente saltuariamente del dominante cultismo, che egli segue anche nella cospicua produzione poetica raccolta in Obras métricas (1665), di scarsa impronta personale.