Erudito e bibliofilo (Firenze 1625 - Roma 1703). Di famiglia nobile e ricca, schivo di onori e incarichi pubblici, visse fra i libri, che raccolse con intenti enciclopedici. Risiedette a Roma dal 1648 alla morte. Compilò zibaldoni eruditi rimasti inediti, il più celebre dei quali è il Mare magnum, repertorio bibliografico universale per soggetti (iniziato nel 1670 e continuato, dopo la sua morte, dal nipote Alessandro e da A. M. Bandini) in centoundici volumi, con circa settemila voci (indici pubblicati da G. Biagi, 1888), ora conservato nella Biblioteca Marucelliana. Questa deve la sua origine al lascito da parte di M. alla città di Firenze della sua biblioteca: fu aperta al pubblico nel 1752, ed ebbe in seguito incremento notevole dalla devoluzione delle librerie dei conventi soppressi, più recentemente dal confluirvi di varie raccolte di manoscritti e stampe (fra le altre, quelle di P. Rajna, di I. del Lungo e di D. Martelli): in totale oltre 350.000 volumi e opuscoli, 487 incunaboli, 2368 manoscritti, 10.000 lettere e documenti, 35.000 incisioni; conserva inoltre la più importante raccolta italiana di libretti per musica.