LONDONIO, Francesco
Pittore e incisore, nato a Milano nel 1723, morto ivi il 26 dicembre 1783. Scolaro di F. Porta per la pittura, di B. Bossi per l'acquaforte, volle dapprima dedicarsi alla pittura storica, ma presto cambiò indirizzo e si mise a trattare quasi esclusivamente scene campestri e pittura d'animali, ottenendo larga rinomanza. Nel 1763-64 (secondo altri nel 1769) soggiornò a Napoli; ma del resto tutta la sua attività si svolse a Milano. Visse una vita serena, fra gai soggiorni nelle ville della buona società milanese, che amava averlo ospite per la bizzarria del suo spirito.
La sua pittura, che segue le orme d'un Rosa da Tivoli o d'un Grechetto, ben sa rendere la vita pastorale o contadinesca, anche se talvolta vi si senta un po' l'Arcadia. Lo studio del vero non lo spinse mai a un naturalismo troppo crudo. Egli ne smorzò gli accenti troppo vivi, come seppe dare ai suoi colori le tonalità alquanto zuccherine ch'erano nel gusto del tempo. Ebbe un senso assai spiccato per gli effetti chiaroscurali, e ciò spiega l'eccellenza delle sue numerose incisioni.
Molte le sue opere, conservate in gran parte nelle raccolte lombarde. Ricordiamo a Brera esposte cinque tele con soggetti pastorali, mentre una trentina di altri studî a colori si trovano nei depositi; all'Ambrosiana, 3 tele e varî disegni, ecc. Suoi disegni, oltre quelli delle raccolte italiane, a Londra e a Vienna.
Il L. incise 9 serie con figurazioni pastorali e 5 fogli separati. Una edizione delle sue incisioni (74 fogli) uscì a Parma nel 1837 col titolo Coll. completa di tutte le opere di F. L.
Bibl.: P. Arrigoni, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929. Inoltre: U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pitt. ital. del '600 e '700 alla mostra di palazzo Pitti, Milano-Roma 1924; G. Delogu, Pittori minori liguri lombardi piemontesi del Seicento e Settecento, Venezia 1931, pp. 179-187.