CONFORTI, Francesco
Nato a Calvanico (Salerno) il 7 gennaio 1743, giustiziato a Napoli il 7 dicembre 1799. Nel 1771 la pubblicazione della Teologia attirò su di lui l'attenzione del Tanucci, che lo creò dapprima rettore e catechista nel convitto Ferdinando dell'Annunziatella e poi professore di storia nell'università. Stampato poco dopo L'Anti-Grozio, opera che lo rese celebre, fu eletto teologo di corte e regio censore per la revisione dei libri stranieri. In entrambe le cariche si prodigò col massimo zelo, difendendo i diritti della corona dalle incessanti controversie con la curia di Roma. Accusato di eccessiva liberalità come censore, fu spogliato dei suoi uffici, ed ebbe a soffrire anche il carcere (7 giugno 1796). Liberato poco prima della venuta dei Francesi, sotto il regime repubblicano fu preposto al Ministero degli interni. Con la restaurazione fu di nuovo arrestato, con l'accusa di aver partecipato alla cosa pubblica durante il regime repubblicano e di avere stampato fogli contrarî al potere regio, e condannato a morte.
Bibl.: A. Vannucci, I martiri dell'unità italiana, Firenze 1860; V. Cuoco, Saggio storico della rivoluzione di Napoli, ed. Cortese, Firenze 1926; M. D'Ayala, Le vite degli italiani benemeriti della libertà e della patria, Roma 1883; L. Conforti, Napoli nel 1799 Napoli 1889; V. Sansone, Docum. per servire alla storia di Sicilia, Palermo 1901; C. Zottoli, Due esimi salernitani, Salerno 1904.