BALDESCHI, Francesco
Nacque a Perugia nel 1566 da Enea e da Costanza Baglioni. Studiò sotto la guida degli umanisti perugini Marco Antonio Bonciari e Orazio Cardaneti; sembra che il B., allievo prediletto di quest'ultimo, esordisse giovanissimo con la recitazione di un'orazione latina in occasione di una cerimonia annuale di apertura dei corsi universitari. Intrapresi gli studi giuridici, rimase saldamente ancorato a questa sua formazione umanistica, come ci avverte la tradizione e la sua stessa opera giuridica, che è impostata sui modelli della scuola bartolista, ma rispecchia una più larga formazione culturale.
Il 14 febbr. 1591 venne nominato lettore di diritto civile nell'università di Perugia, ove acquistò fama di profondo conoscitore di diritto civile e canonico, che gli conciliò in breve numerosi consensi. Nel 1593 ricusò l'invito rivoltogli dall'università di Macerata, e così pure l'offerta di trasferirsi presso l'università di Torino. Nel 1602 accettò un incarico che gli veniva dall'università di Messina, ma non vi si trattenne più di un anno, e continuò poi il suo insegnamento a Perugia fino al 1608, quando, per intercessione del cardinale Scipione Borghese, fu nominato da Paolo V professore dell'università di Avignone. Trasferitosi in Francia nel dicembre 1608, inaugurò il suo corso avignonese con un'orazione dedicata al cardinale Borghese. Richiamato a Roma il 25 ott. 1610, fu nominato auditore della Sacra Rota. La parte più cospicua della sua produzione giuridica è proprio legata a un'attività di auditore: le sue decisioni furono raccolte e pubblicate postume dal nipote di lui, il cardinale Benedetto Monaldi Baldeschi (Decisionum Sacrae Rotae Romanae coram Francisco Ubaldo et Benedicto card. Monaldo ex eiusdem Francisci avuncoli beneficio testamento de Ubaldis nuncupato. Adiectis argumentis, summariis, annotationibus, et indice locupletissimo, I,Perusiae 1668; II-III, Romae 1676).
Le Decisiones sono disposte secondo l'ordine cronologico di emissione; trattano prevalentemente controversie di natura civile e canonica con amplissima citazione di giurisprudenza e di autori. In posteriori raccolte generali di diritto canonico vien fatta di esse menzione; ciò fu dovuto non tanto alla loro originalità, quanto alla chiarezza e all'ordine con cui gli argomenti vi erano trattati.
Il B. morì a Roma il 17 marzo 1626 e venne sepolto in Perugia.
Bibl.: L. Iacobilli, Bibliotheca Umbriae,Perusiae 1658, p. 113; C. E. Fontana, Amphitheatrum legale..., III, Parmae 1688, p. 378; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, pp. 108 s.; A. Mariotti, De' Perugini auditori della Sacra Rota romana...,Perugia 1787, Ipp. 129-148, 217 s., 223; G. B. Vermiglioli, Bibliografia degli scrittori perugini, I, Perugia 1828, pp. 144-147; G. Ermini, Storia dell'università di Perugia,Bologna 1947, p. 147; L. Bonazzi, Storia di Perugia..., II, Città di Castello 1960, p. 230.