Attavanti, Francesco (fra Paolo)
Scrittore ed erudito fiorentino, oblato di s. Filippo nel convento della SS. Annunziata in Firenze, nato tra il 1439 e il 1445, morto nel 1499.
Entrato nel 1456 nell'ordine dei Servi, ottenne nel 1467 il titolo di ‛ magister in theologia ' e il grado di ‛ doctor in utroque ' nel 1470. Predicò in molte città dell'Italia centro settentrionale; a Roma entrò nel convento di S. Spirito in Sassia, abbandonando temporaneamente l'ordine dei Serviti (nel quale rientrò nel 1485). Eletto ‛ socius generalis ', fu assegnato al convento di Pistoia, donde ritornò a Firenze nel 1489; nel 1497 fu nominato provinciale per la Toscana.
Tra le sue numerose opere di carattere religioso, si trova un ‛ Quaresimale dantesco ', il cui vero titolo è De reditu peccatoris ad Deum (Milano 1479). Si tratta di una serie di 38 prediche in cui, a riprova delle verità morali, oltre al costante schema di riferimento al vecchio e nuovo Testamento, figurano citate le auctoritates di giuristi, teologi, filosofi, fisici e dello stesso D., che è abbondantemente utilizzato. Non si tratta quindi di un vero e proprio commento, ma piuttosto di un pesante zibaldone, in cui l'opera di D. entra in quanto può fornire ampia messe di fatti e figure adattissime a osservazioni e considerazioni di carattere religioso e morale. Da questo punto di vista il ‛ Quaresimale ' non offre alcun sussidio all'esegesi dantesca, ché anzi il testo di D. risulta quasi soffocato da una messe di riferimenti i quali rivelano una vasta e varia cultura, ancora di tipo medievale (tale comunque da non spiegare l'ammirazione del Ficino per A., ammirazione più volte professata).
Bibl. - A. Bartolini, Il Quaresimale dantesco di P.A. dei Servi di Maria, Roma 1907; P. Soulier, in Monumenta Ordinis Servorum Sanctae Mariae, XI (1910) 72-82; O. Pogni, P.A. commentatore di D., in " Miscell. storica della Valdelsa " XXIX (1921) 123-144; P.O. Kristeller, Supplementum Ficinianum, II, Firenze 1937, 116 ss.; cfr. anche Diz. biogr. degli Ital. IV (1962) 531-532.