FOSSA
Paese della provincia dell'Aquila degli Abruzzi. È posto a 11,9 km. dall'Aquila, a 640 m. s. m., nella valle dell'Aterno, sul declivio del M. Circolo o Colle di Ocre (945 m.). Nel 1921 contava 1260 ab.; il suo comune (8,63 kmq.) ne contava 1326. A poca distanza sorgeva l'antica città di Aveia (v.).
Nella chiesa parrocchiale si conserva un'interessante custodia a forma di trittico, contenente una statua lignea della Vergine (secolo XIV). Ma il monumento più importante di Fossa è la chiesetta di S. Maria delle Grotte o ad Cryptas che sorge a N. del paese: è del più semplice tipo cisterciense del sec. XIII, cioè composta di navata unica rettangolare coperta da vòlta a botte sestiacuta e seguita da un presbiterio quadrato con vòlta a crociera rinforzata da costoloni. Quivi l'interesse maggiore è dato dalle pitture murali, del secolo XIII e di una scuola soggetta a influenza gotica francese, con un ciclo di rappresentazione dell'Antico e del Nuovo Testamento, dei mesi, del giudizio finale. Stazione ferroviaria, a 2 km. dal paese, sulla linea Rieti-Aquila-Sulmona.
Bibl.: V. Bindi, Mon. storici ed artistici degli Abruzzi, Napoli 1889, pp. 857-861; P. Piccirilli, in Rass. abruzzese, IV (1900), pp. 43-60; E. Bertaux, L'art dans l'Italie mérid., Parigi 1904, pp. 296-300; I. C. Gavini, Storia dell'architettura in Abruzzo, Milano e Roma s. a., I, pp. 392-95; P. Toesca, Storia dell'arte ital., I: Il Medioevo, Torino 1927, p. 969.