FORMOSA (Taiwan; XV, p. 703; App. II, 1, p. 961; III, 1, p. 660)
Popolazione. - I problemi demografici, cominciati con l'aflusso in massa dei rifugiati nel 1949, risentono del forte tasso d'incremento naturale, che si aggira intorno al 2% all'anno. La popolazione residente nel 1974 era di 15.852.224 ab., dei quali circa 2 milioni di origine continentale parlano dialetti diversi da quello locale. La densità, sui 35.966 km2 dell'isola, è di 440 ab. per km2. Il grado d'istruzione è di buon livello, con obbligo scolastico dai 6 ai 15 anni; nelle scuole si cura molto la trasmissione delle tradizionali basi dell'etica confuciana. Negli anni recenti l'urbanizzazione è stata rapida e il tasso d'incremento della popolazione urbana è doppio di quello della popolazione rurale, che è ridotta al 40% del totale. Il centinaio di centri urbani è disseminato nelle pianure e in particolare sul versante occidentale dell'isola, dove si apre la fascia pianeggiante più ampia. Taipei è la capitale economica e culturale, oltre che politica, e ha raggiunto 1,8 milioni di abitanti; al sud Kaohsiung, con 871.000 ab., è la seconda città dell'isola.
Economia. - L'economia è ancora essenzialmente agricola. Della popolazione attiva, di circa 5 milioni di lavoratori, il 42% è costituito da contadini. La riforma agraria che ha portato al 70% le aziende condotte da coltivatori diretti, è stata uno stimolo a intensificare ulteriormente quello che è uno dei più intensivi sistemi agrari dell'Asia. Questo indirizzo è stato aiutato dall'impiego di tecniche moderne e soprattutto dal rinnovo dei fertilizzanti e dell'irrigazione. I concimi chimici hanno preso il posto di quelli naturali; si può dire che l'area irrigua comprenda la quasi totalità delle terre coltivate, pari al 25% della superficie. Oltre il 60% di quest'area è occupata dalle risaie (525 mila ha), mentre le colture arboree (frutteti specialmente) occupano gran parte del rimanente. L'incremento della produttività è stato enorme sia per il riso che per altri prodotti: nel 1971 il riso prodotto è stato 23 milioni di q con una resa unitaria di 40-45 q/ha. È ormai diffusa nelle pianure occidentali la pratica di due raccolti di riso e tre di altre piante, come gli ortaggi. Benché la produzione di riso di un singolo raccolto sia al di sotto del livello giapponese, la produzione annuale di raccolti multipli delle migliori fattorie di F. sta raggiungendo i livelli della produzione giapponese. La canna da zucchero e le patate dolci rappresentano le altre due maggiori produzioni agricole, ma c'è la tendenza ad ampliare la gamma della produzione commerciale. I frutti sono presenti in oltre 80 varietà, di cui 14 coltivate su un'ampia superficie; tra queste le banane hanno il primo posto, seguite dagli ananas e dagli agrumi. Anche gli ortaggi servono all'esportazione e all'industria conserviera.
Il valore della produzione agricola per l'esportazione sta al di sotto di quella dei prodotti manifatturati, benché i più importanti di questi, come i tessili, i prodotti chimici, la metallurgia, si siano sviluppati in un primo tempo per il mercato interno. La rapida crescita industriale, che ha permesso fra l'altro di raddoppiare il valore del prodotto nazionale lordo, è stata spinta dai miglioramenti dei trasporti e delle fonti d'energia. Le ferrovie hanno una lunghezza di 4400 km, sia pur a scartamenti diversi, mentre le strade si estendono per 15.500 km; gli autoveicoli nel 1971 erano circa 150.000, a cui si affiancavano oltre 800.000 motoveicoli. La produzione elettrica nello stesso anno era di oltre 1000 kWh pro capite, cifra fra le più alte dell'Asia; vi ha contribuito il completamento dell'impianto idroelettrico di Shihmen. Mentre il più grande centro delle industrie dei beni di consumo è Taipei, le industrie pesanti e di base si sono andate raccogliendo a Kaohsiung, la città che ha la crescita più rapida nell'isola; qui è stata costituita nel 1967 una zona franca per la costruzione di manufatti da esportare, impiegando materiali e parti di importazioni.
La natura commerciale dell'economia di F. è testimoniata dal fatto che il suo commercio estero ha un valore quasi pari a quello della Cina continentale. I due stati che fanno la parte del leone nel traffico internazionale di F. sono gli SUA e il Giappone. Da quest'ultimo paese viene la quota più alta di merci importate (38%), dagli SUA il 30% circa; nelle importazioni le posizioni sono invertite. L'Asia di Sud-Est nel suo complesso è comunque il vasto mercato di assorbimento della produzione di Taiwan; ciò in parte è avvenuto per la forte richiesta di merci indotta dalla guerra nel Vietnam, in parte per i legami sempre più stretti con le comunità cinesi del Sud-Est asiatico. La produzione agricola intensiva, lo sviluppo industriale e la rete commerciale internazionale hanno contribuito a elevare il reddito nazionale, che era di 237 dollari SUA pro capite nel 1968.
Bibl.: C. M. Hsieh, Taiwan - Ilha Formosa, Washington 1964; A. Y. C. Koo, The role of land reform in economic development, a case study in Taiwan, New York 1968; C. A. Fisher, The maritime fringe in East Asia, in The changing map of Asia, Londra 1971; D. G. Knapp, Marketing and social patterns in rural Taiwan, in Annals of American Association of Geographers, LXI (1971), pp. 131-55.