FISHER, John, beato
Nacque a Beverley (Yorkshire) nel 1469 (1459?); studiò all'università di Cambridge, della quale fu anche cancelliere. Scelto a confessore della regina Margherita, nel 1504 fu eletto vescovo di Rochester, divenne forse anche tutore del principe Enrico (poi VIII), e nel 1512 rappresentò l'Inghilterra al quinto concilio del Laterano. Il suo zelo si affermò specialmente nel combattere le dottrine di Lutero e nella sua opposizione ad Enrico VIII, sia a proposito del suo divorzio da Caterina d'Aragona, sia quando il re si dichiarò capo supremo della chiesa d'Inghilterra, sia allorché si trattò di riconoscere la successione al trono di Elisabetta, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena. Enrico VIII lo fece chiudere nella Torre di Londra e, avendo saputo che Paolo III era sul punto di mandare al F. il cappello. cardinalizio, espresse il suo proposito di far cadere la testa del destinatario prima che arrivasse il cappello. Infatti il processo venne affrettato; nel maggio 1535 il F. fu creato a Roma da Paolo III cardinale col titolo di S. Vitale, ma venne decapitato il 22 giugno 1535. Egli fu il primo fra i 54 martiri inglesi beatificati da Leone XIII il 29 dicembre 1866.
Bibl.: J. Gillow, A literary and biogr. hist. or Bibliogr. Dictionary of the English Catholics, Londra 1885-1903, II, pp. 262-70 con elenco completo delle opere del F. (riguardanti questioni d'ascetica e di controversia); Th. Baily (in realtà R. Hall), Life and Death of John Fisher, Londra 1655; T. E. Bridgett, Life of Blessed John Fisher, voll. 2, Londra 1888-90; P. Thureau, Le bienheureux John Fisher, Parigi 1907.