FILIPPO V (Φίλιππος, Philippus)
Re di Macedonia, figlio di Demetrio II detto l'Etolico, nato il 237 circa a. C. Salì al trono nel 221-220.
Alleato di Annibale dopo Canne (216) entrò in conflitto con i Romani sinché nel 199 il console P. Sulpicio Galba penetrò nel cuore del territorio macedone, devastandolo, e nel 198 T. Q. Flaminino sconfisse F. al passo dell'Aoo. Nella pace che seguì alla vittoria decisiva a Cinoscefale in Tessaglia (197) F. dovette rinunciare ai suoi possedimenti asiatici e ad una parte della sua flotta. Nel 192 F. si alleò coi Romani contro Antioco il Grande di Siria contribuendo alla vittoria, ma Roma lo obbligò a restituire le città conquistate. Nel suo rinnovato odio per Roma, fece uccidere il figlio minore Demetrio, amico dei Romani, per assicurare il trono al primogenito Perseo. Morì nel 179 a. C.
La testa del re, diademata, di profilo a sinistra, con frangia convessa di capelli sulla fronte e barba a collana, tratti regolari del volto, che appare in tetradracmi argentei coniati in Macedonia nel 200 circa a. C., presenta una stretta parentela tipologica e stilistica nella capigliatura a ciocche falcate e nel trattamento delle forme del volto e della barba, con ritratti monetali di sovrani del Ponto: Mitridate III (circa 200 a. C.), Farnace I (circa 175), Mitridate IV (circa 150). Stilisticamente il ritratto va, come questi, ricondotto al linguaggio realistico del medio ellenismo.
Bibl.: G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, ii, Torino 1917, p. 427 s.; J. Kromayer, Antike Schlachtfelder, II, Berlino 1907, p. 3 s. Monete: B. V. Head, Historia numorum, Oxford 1911, p. 232, fig. 145; Ch. Seltman, Greek Coins, Londra 1933, p. 224, t. LI, fig. I.