FILIPPO principe di Taranto e di Romania
Quarto tra i figli di Carlo II d'Angiò, che lo investi del principato di Taranto (4 febbraio 1294). Quando Carlo II dové partire con Carlo Martello suo primogenito per raggiungere nell'Abruzzo il novello pontefice Celestino V, il principe di Taranto fu nominato vicario generale del Regno (12 luglio 1294). Le sue nozze con Ithamar Ducas Comneno, nata da Niceforo despota di Romania, gli procurarono il titolo di principe di Romania, e quando più tardi Isabella de Villehardouin andò sposa a Filippo di Savoia contro la volontà di Carlo II, questi le tolse il principato di Acaia e lo pose sotto il diretto dominio del figlio suo (1304), che ne aveva già l'alta signoria dal 30 agosto 1294.
Frattanto un secondo vicariato gli era stato affidato quando Carlo II col suo primogenito si era recato a Roma per l'incoronazione di Bonifacio VIII (gennaio 1295). E un titolo più alto gli era riservato dal secondo su0 matrimonio con Caterina, figlia di Carlo di Valois e di Caterina di Courtenay, per le ragioni o pretese della quale F. si chiamò anche imperatore di Costantinopoli (1312). Ma infelice fu la sua azione militare. Inviato dal padre in Sicilia contro Federico d'Aragona, fu sconfitto e ferito a Falconaria (dicembre 1299) e condotto prigioniero nella rocca di Cefalù, donde non uscì che dopo la pace di Caltabellotta (1302). A un disastro riuscì una spedizione "verso la Romania" (1305). Inviato dal re Roberto contro Uguccione della Faggiuola in Toscana, dove già operava Pietro, ultimo dei suoi fratelli, non si salvò che fuggendo dalla rotta di Montecatini, dove suo figlio e il fratello lasciarono la vita (29 agosto 1315). Morì a Napoli il 24 dicembre 1331 e fu sepolto in S. Domenico maggiore.
Bibl.: M. Camera, Ann., II; R. Caggese, Roberto d'Angiò, I, Firenze 1922; M. Schipa, Un principe nap. amico di Dante, Napoli 1926; G. M. Monti, Il Mezzogiorno d'Italia nel Medio Evo, Bari 1930.