FERRAZZI, Ferruccio
Pittore, nato a Roma il 15 maggio 1891; vive a Roma. Dal 1911, anno in cui la Galleria d'arte moderna di Roma acquistò il Focolare, ancora ligio in parte al Segantini, a oggi, l'attività del F. s'è svolta, inizialmente, a contatto di varie esperienze e, durante la guerra mondiale, del futurismo; poi s'è rassodata, nel dopoguerra, in una visione più limpida del mondo, elaborata su schemi sempre più vicini alla tradizione "classica" dell'arte italiana per la vastità e il respiro delle composizioni, per la predilezione della tecnica dell'affresco. Concretò via via il proprio stile nei dipinti, Festa notturna (1921-23), Viaggio tragico (1925), L'idolo del prhma (1924-25), Donna tra gli specchi (1925), Meriggio (1926), La trita del grano; in ritratti e autoritratti; in paesaggi (L'Aniene a Tivoli, 1925; Tivoli dal Casalaccio, 1928). Come elemento figurativo il disegno è nel F. particolarmente importante; esso tenta definire le profondità degli sfondi, ma soprattutto compone la salda impalcatura figurale. E tale pregio del F. si avverte soprattutto nei disegni (l'Ospedale, 1918; l'Adolescente, 1922) e nei cartoni, tra i quali quelli per gli affreschi di Villa Ottolenghi, ad Acqui (1928).
Bibl.: W. Arslan, F. F., pittore, in Dedalo, VII (1926-27), pp. 377-400; F. F., Presentazione dello stesso (Arte italiana moderna, n. 14), Milano 1929 (con tutta la bibl. precedente); Catalogo della prima quadriennale d'arte nazionale, Roma 1931, p. 58 segg.