BISAZZA, Felice
Nato a Messina il 29 gennaio 1809, ben presto si fece conoscere come leggiadro poeta con numerosi componimenti pubblicati su giornali, che poi raccolse nei suoi Saggi poetici (Messina 1831). Ma assai maggior fama conseguì con la traduzione, o meglio imitazione, condotta su precedente versione in prosa, della Morte di Abele del Gessner, la quale, pubblicata dapprima a Messina nel 1834 e, corretta nel 1835, fu ristampata a Napoli nel 1836 e a Milano nel 1837. Forse anche migliori accoglienze ebbe la sua traduzione dell'Apocalisse (Messina 1837, Napoli 1839, Torino 1844, ecc.). Apprezzatissimo collaboratore di giornali e strenne meridionali, godette nel Mezzogiorno e anche altrove di una fama sproporzionata ai suoi meriti di verseggiatore, non altro che facile e solo talvolta elegante. Le sue Leggende e Ispirazioni (Messina 1841) e gli altri versi Fede e dolore (Napoli 1863) non sono che mediocri romanticherie. Assente dai moti del 1848, fu dai Borboni premiato nel 1851 con la cattedra di letteratura italiana nell'università di Messina: e ai Borboni non mancò di dedicare assiduamente versi sino al 1860. Morì di colera a Messina il 30 agosto 1867.
Le Opere di F. B. furono pubblicate a cura del municipio, Messina 1874; raccolta insieme pletorica e tutt'altro che completa.
Bibl.: Sul B. v. l'informato ed equilibrato libro di M. Tosti, F. Bisazza e il movimento intellettuale in Messina nella prima metà del XIX secolo, Messina 1921.