FAUSTINA Maggiore (Annia Galeria Faustina, che i moderni chiamano F. Maggiore per distinguerla dalla figlia omonima)
Moglie dell'imperatore Antonino Pio (v.). Nata da M. Annio Vero, console per tre volte, praefectus urbis, e da Rupilia Faustina, apparteneva a una famiglia molto illustre e doviziosa. Antonino, che doveva avere 10 o 12 anni più di lei, la sposò fra il 112 e il 115 d. C., probabilmente; divenuto imperatore (10 luglio 138) le fece subito conferire dal senato il titolo di Augusta. Frutti del felice matrimonio furono due figli, M. Aurelio Fulvo Antonino e M. Galerio Aurelio Antonino, e due figlie, Aurelia Fadilla e Annia Galeria Faustina (minore); quest'ultima era la prediletta del padre.
F. morì nel terzo anno del regno di Antonino, tra il 25 febbraio, forse, e il 9 luglio 141. L'imperatore fece tributare molti onori alla memoria della sposa diletta: il senato la divinizzò; furono per lei celebrati giochi e innalzate statue d'oro e d'argento; le giovanette appartenenti a un'istituzione di beneficenza fondata da Antonino presero da lei il nome di puellae Faustinianae; e il suo ricordo fu affidato al grandioso tempio eretto sulla Via Sacra (poi dedicato anche ad Antonino) il cui portico costituisce adesso uno degli avanzi più belli del Foro romano.
F. fu di eccezionale bellezza, come ancora traspare dalle monete e dai busti, semplice di costumi e di maniere, priva di qualsiasi ambizione politica, aliena da ogni intrigo. Contro calunniose dicerie sulla sua moralità Antonino, che molto ne soffrì, volle probabilmente reagire con i grandi onori tributati alla sposa viva e morta, come pure con l'esaltazione della concordia, fra loro due esistente, fatta incidere sulle monete.
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