EUTIDEMO (Εὐϑύδημος, Euthydēmus) di Chio
Sofista del sec. V a. C., che insieme col fratello Dionisodoro compare nell'Eutidemo platonico come campione dell'estrema eristica. La storicità della sua figura, della quale si è dubitato (per es. da K. Joël) è attestata con sufficiente sicurezza dalle citazioni di Aristotele, che ricorda alcune sue argomentazioni capziose (v. dionisodoro).
Bibl.: Welcker, in Rhein. Mus., I (1833), p. 54; K. Joël, Der echte u. d. xenoph. Sokrates, I, Berlino 1893, p. 370 segg.; P. Natorp, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, coll. 1504-05; U. v. Wilamowitz-Moellendorff, Platon, I, Berlino 1919, p. 296 segg.; II, ivi 1920, p. 154 segg.