Titolo di dignitari dell’Impero bizantino e della Chiesa greca.
Nell’Impero bizantino il nome designa alla fine del 6° sec. i governatori militari dei territori bizantini d’Italia e d’Africa ( esarcati). Il primo e. d’Italia conosciuto è del 584; il primo e. d’Africa del 591. Gli e. acquistarono autonomia e importanza sempre maggiore, fino a prendere il sopravvento sui funzionari civili. L’e. d’Italia risiedeva a Ravenna e il suo esarcato durò fino alla metà dell’8° sec.; quello d’Africa soccombette all’invasione araba del 709.
Nell’uso ecclesiastico orientale, e. fu detto per un certo tempo il capo di una o più grandi circoscrizioni ecclesiastiche in cui, dopo il II concilio ecumenico (381) fu diviso l’Impero d’Oriente: Alessandria, Antiochia, Efeso, Neocesarea, Eraclea. Si dissero e. anche i patriarchi, i quali a loro volta concessero spesso questa qualifica ai titolari di sedi metropolitane importanti. Oggi il termine designa gli speciali delegati di un patriarca o di un vescovo.