ergografo
ergògrafo [Comp. di ergo- e -grafo] [MTR] [MCC] Apparecchio per misurare e registrare il lavoro compiuto da determinate forze; se è sprovvisto di un apparato registratore si chiama propr. ergòmetro; le registrazioni fornite si chiamano ergogrammi. La misurazione del lavoro di una o più forze si può effettuare misurando separatamente e contemporaneamente i tre fattori del lavoro stesso, e cioè l'intervallo di tempo cui ci si riferisce, e, a seconda che si tratti di un atto di moto traslatorio o rotatorio, la forza e la velocità lineare, oppure la coppia e la velocità angolare: il complesso degli strumenti a ciò occorrenti, vale a dire un cronometro, un dinamometro, o un misuratore di coppia, un tachimetro e un adatto dispositivo di registrazione costituisce un ergografo. Esistono peraltro strumenti di misurazione diretta, un esempio dei quali è l'e. a inerzia (ma propr. è un e. integratore) adoperato per misurare e registrare il lavoro fatto dalla forza applicata da una locomotiva al gancio di trazione. Tale strumento è sostanzialmente costituito da un pendolo libero di oscillare in un piano verticale parallelo alla direzione del moto; appositi dispositivi registrano con continuità le due quantità tanφ e ∫tanφ ds, essendo φ il complemento a 90° dell'angolo che, punto per punto, il pendolo forma con la direzione del moto e ds l'elemento di cammino percorso; dalla conoscenza di queste quantità si risale alla determinazione dell'accelerazione e del lavoro di trazione. ◆ [FME] E. muscolare: apparecchio che dà la registrazione grafica dei movimenti muscolari volontari, adoperato soprattutto per studiare l'efficienza funzionale di certi gruppi di muscoli e per determinare, in ogni singolo soggetto, l'entità del carico ottimale con il quale tali muscoli possono compiere il massimo lavoro.