erbio
èrbio [Lat. scient. Erbium, dal nome della città di (Ytt)erby, in Svezia] [CHF] Elemento chimico del gruppo delle terre rare, di simb. Er, numero atomico 68 e peso atomico 167.2, scoperto nel 1843 da C.G. Mosander nel minerale gadolinite; se ne conoscono sei isotopi stabili con numero di massa 162 (abbond. relat. 0.14 %), 164 (1.61 %), 166 (33.6 %), 167 (22.95 %), 168 (26.8 %) e 170 (14.9 %) e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 659 f). Metallo di colore grigio-verde, tenero e malleabile, è contenuto negli stessi minerali del disprosio; è stabile all'aria e solubile negli acidi. Chimic. si comporta da trivalente.
Principali proprietà dell'erbio
Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 0.167 (25° C)
Coeff. dilat. term. volum. [K-1] 12.2 10-6 (25° C)
Condutt. term. [W m-1 K-1] 14.5 (25° C)
Configurazione elettronica (Xe)4f125d06s2
Energia di ionizzazione [eV] (I)6.10;(II)11.93
Entalpia di fusione [103 J kg-1] 102.5
Entropia termica [J K-1 mol-1] 73.17 (25° C)
Massa volumica [103 kg m-3] 9.06 (25° C)
Resistività elettrica [10-8 ž m] 86.0 (25° C)
Sez. d'urto di assorb. perneutroni termici [barn atomo-1] 170
Struttura cristallina (298 K) esagonale comp.
(par. reticolari in Å) (a=3.55;c=5.58)
Suscett. magn. mol. [10-6 CGSem] 48.0 (25° C)
Temperatura di ebollizione [K] 3141
Temperatura di fusione [K] 1802