PERDUCCHI, Enrico
Viaggiatore, nato a Perugia nel 1873, morto a Sampierdarena (Genova) nel novembre 1934. Sottufficiale della R. Marina, nell'aprile 1895, con una scorta di 17 marinai, accompagnò Antonio Cecchi nell'escursione alla località di Giumbo, della quale, dopo l'eccidio di Lafolé (v., App.) fu nominato residente. Nei sei anni e più che tenne il governo dell'importante regione, riuscì a dare ad essa un principio d'organizzazione politico-amministrativa; stabilì varie stazioni lungo il Giuba, fece riconoscere agli abitanti e ai loro capi la sovranità dell'Italia ed eseguì importanti studî sulla Goscia, sui Lancioni e regioni limitrofe e un diligente rilievo del corso del fiume dalla foce fino a Mfúdu, al confine nord della Goscia italiana, a circa 230 miglia dalla costa. Spetta a lui il merito di aver precisato le condizioni di navigabilità del Giuba fino a Berbera. Residente a Brava, nell'ottobre 1904 fu il primo a visitare la fertilissima regione di Bulo merere, abitata da una popolazione d'antichi liberti, e a raggiungere l'Uebi Scebeli alle spalle di Merca. In seguito fu in missione nel Congo, nel Tonchino, nel Madagascar, nel Canada, reggente il governatorato del Benadir, regio agente politico e commerciale presso il negus (1907) per definire il confine tra la Somalia e l'Etiopia, comandante la base navale di Salonicco per lo sgombero della 35ª divisione italiana (1919-1920), addetto al comando della piazza marittima di Pola (ottobre 1923) e dal 1927 al 1929 realizzatore in Liguria dell'autoguidovia al Santuario della Guardia.
Bibl.: C. Zaghi, E. P., pioniere della Somalia, in N. Antol., 1° gennaio 1935; G. Rossi, in Strenna dell'anno XV dell'Ist. Fasc. Cult., Piacenza 1935.