DANDOLO, Enrico
Nato a Varese il 26 giugno 1827, morto a Roma il 3 giugno 1849. Discepolo di Angelo Fava, trascorse la sua fanciullezza (1835-38) nella villa materna di Adro, e dopo una dimora di due anni in Roma con tutti i suoi, tornò in Lombardia, dove attese a severi studi. Fin dalla prima delle Cinque Giornate, insieme col Fava, col Manara, col Morosini, ecc., partecipò agli eroici combattimenti; e, liberata la Lombardia dagli Austriaci, fu, in qualità di capitano, ascritto a quel battaglione dei bersaglieri Manara che partì subito dopo per il Bresciano e per il Trentino. Dopo i disastri delle armi piemontesi riparò a Vezia presso Lugano, in quella villa Morosini che fu rifugio di tanti esuli lombardi; di là passò in Piemonte, e a Novara rientrò (30 agosto) nel battaglione Manara. Combatté a Novara, e seguite le varie vicende dell'eroico battaglione, giunse con esso in Roma, dove prese parte alla spedizione contro i Napoletani e alla difesa contro i Francesi. Cadde combattendo all'assalto di villa Corsini e si spense tra le braccia di E. Morosini.
Bibl.: L. Zanzi, E.D., Varese 1872; G. Capasso, D., Morosini, Manara e il primo battaglione dei bersaglieri lombardi nel 1848-49, Milano 1914.