ENI
(III, I, p. 556; App. IV, I, p. 696)
Attualmente le attività del Gruppo ENI si articolano in 7 comparti principali: energia; chimica; meccanica, ingegneria e servizi; metallurgia; meccano-tessile; finanza; attività diverse (turismo, editoria, riconversione industriale e informatica). Con decreto legge del governo Amato del luglio 1992 l'ENI, con ENEL e IRI, è stata trasformata in società per azioni.
L'ENI esercita i suoi compiti non direttamente ma attraverso società operative integralmente regolate dal diritto privato. Le 13 società caposettore, che svolgono funzione di coordinamento delle altre società operanti negli stessi settori, sono: Agip (ricerca e produzione mineraria, approvvigionamento di greggi, ciclo del combustibile nucleare, sviluppo e impiego di fonti rinnovabili di energia); Agip Petroli (raffinazione e distribuzione dei prodotti petroliferi, forniture di servizi per il risparmio e la razionalizzazione dei consumi energetici); Snam (trasporto di idrocarburi, importazione e distribuzione di gas naturale); Agip coal (carbone: ricerca e coltivazione mineraria, trasporto e commercializzazione); Enichem (chimica di base, degli intermedi, delle fibre, delle gomme sintetiche, dell'agrochimica, della detergenza, della chimica fine, delle materie plastiche e dei materiali); Nuovo Pignone (settore meccanico); Snamprogetti (progettazione e realizzazione di impianti chimici e petrolchimici, raffinazione, trattamento gas, condotte, impianti); Saipem (perforazione, montaggio e costruzione di condotte e di impianti industriali); Samim (trasformazione e commercializzazione di metalli non ferrosi, produzione e trasformazione di materiali abrasivi e ceramici); Savio (produzione e fornitura di macchine tessili e di caldaie); Terfin (coordinamento e gestione delle società operanti nel campo del turismo, editoria, riconversione e servizi); Sofid (finanziamento delle attività dell'ENI, compravendita e gestione di partecipazioni e titoli); Eni International Holding (finanziamento delle attività dell'ENI all'estero).
Nei confronti delle società caposettore l'ENI svolge funzioni d'indirizzo generale, di coordinamento, di programmazione, di controllo della gestione, delle politiche del personale e dei rapporti con l'esterno, e provvede al finanziamento delle stesse sia con il fondo di dotazione conferitogli dallo stato sia con il ricorso al mercato finanziario e al credito bancario. Complessivamente l'ENI consolida 325 società, di cui 164 all'estero e 161 in Italia.
Il patrimonio di permessi di ricerca e concessioni di coltivazione mineraria dell'ENI ammonta a 439.800 km2 in Italia e all'estero in 24 paesi; dispone di riserve residue economicamente recuperabili di idrocarburi liquidi e gassosi pari a 725 milioni di t equivalenti di petrolio (tep), di cui il 41% in Italia. Le riserve italiane sono formate da 59,6 milioni di t di greggio e da 237,4 milioni di tep di gas naturale. Nel corso del 1990 l'ENI ha prodotto 24,0 milioni di t di petrolio, di cui 2,9 milioni in Italia, e 17,7 miliardi di m3 di gas naturale, di cui 15,2 miliardi in Italia.
Alla rete dei metanodotti sono collegati 3714 comuni italiani, pari a una popolazione di 43 milioni di abitanti, pari al 76% del totale. L'ENI, tramite la Snam, ha realizzato la rete nazionale dei metanodotti lunga 22.300 km (9823 km di dorsali, 9616 km di rete di trasporto, 2880 km di reti urbane), 23 stazioni di compressione, 588 impianti telecomandati e telemisurati, 464 impianti di decompressione. La rete degli oleodotti dell'ENI in Italia e all'estero è di circa 2000 km; l'ENI dispone di 8 raffinerie che alimentano il proprio sistema di distribuzione di prodotti petroliferi: nel 1990 le vendite ENI di prodotti petroliferi sul mercato nazionale sono state di 31,6 milioni di t, pari al 33% del mercato petrolifero italiano. Sulla rete distributiva l'ENI ha sviluppato un'intensa azione finalizzata alla crescita dei consumi delle benzine senza piombo, in linea con il costante impegno per la tutela dell'ambiente.
Nel 1990 l'occupazione del Gruppo, in Italia e all'estero, era pari a 131.000 unità, di cui più del 26% localizzate nel Mezzogiorno. L'integrazione tra i settori è stato un importante fattore di sviluppo della capacità economico-produttiva del Gruppo. Dal 1954 al 1990 gli investimenti in immobilizzazioni tecniche sono passati da 174,5 miliardi di lire a 7642, nel 1990 i ricavi netti del Gruppo sono ammontati a 50.034 miliardi di lire, e l'utile lordo pari a 3133 miliardi di lire. Vedi tav. f.t.
Bibl.: Enciclopedia del petrolio e del gas naturale, Milano 1964 ss.; ENI, Energia e Idrocarburi, 1964 ss.; Ministero delle Partecipazioni statali, Relazione Programmatica, Roma 1988; ENI, Relazione e bilancio al 31 dicembre 1990.