ENI (Ente Nazionale Idrocarburi)
ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) Società del settore energetico che trae origine dall’ente economico di diritto pubblico istituito, con la medesima denominazione, per mezzo della l. 136/1953.
Tra il 1926 e il 1941 il governo italiano fondò 3 società (AGIP, ANIC e SNAM), con lo scopo di individuare fonti di energia per il Paese, ma nel secondo dopoguerra, a causa degli scarsi risultati ottenuti, fu deciso di liquidarle. Tuttavia, quando a partire dal 1946 furono scoperti giacimenti di gas naturale nella Pianura Padana, venne sospesa la liquidazione e nel 1948 nacque un nuovo ente, l’ENI, la cui presidenza fu affidata a E. Mattei. Negli anni successivi furono siglati diversi accordi con Paesi produttori, che prevedevano il loro coinvolgimento nella gestione delle risorse attraverso la cosiddetta ‘formula Mattei’. I Paesi inizialmente interessati erano l’Egitto, la Libia, l’Etiopia e la Somalia; un ulteriore accordo di fornitura fu firmato con l’Unione Sovietica, mentre le ricerche di giacimenti petroliferi si concentravano nell’area mediterranea. La preparazione dei tecnici portò l’azienda a stabilire numerosi primati nell’ambito dei ritrovamenti e delle perforazioni. Nei decenni successivi il numero di Paesi con cui l’ENI stipulava patti di collaborazione crebbe, includendo la Cina e diverse nazioni del continente africano.
Tra il 1992 e il 1998, come parte delle misure assunte per ridurre la presenza dello Stato nell’economia, l’ENI è stata trasformata in società per azioni e collocata sul mercato dei capitali. Al 2011 il ministero dell’Economia e delle Finanze deteneva meno del 4% delle quote azionarie, ma sommando la quota appartenente alla Cassa depositi e prestiti, la partecipazione pubblica arriva al 30%. Nel 1998 l’E. ha concluso il processo di incorporazione dell’AGIP (➔). Attiva nei settori del petrolio, del gas naturale, della petrolchimica e della generazione e produzione di energia elettrica, presente in circa 70 Paesi, con quasi 80.000 dipendenti, l’ENI nel 2010 ha registrato un fatturato di 98 miliardi di euro e utili per oltre 6 miliardi.